Prestiti estinti in anticipo

Scatta il diritto al rimborso, Codici assiste i consumatori

pexels-mikhail-nilov-8296977In seguito alla storica sentenza Lexitor del 2019 emessa dalla Corte di Giustizia dell’Unione Europea, i consumatori che estinguono anticipatamente un contratto di credito al consumo, incluso il prestito personale o la cessione del quinto, hanno diritto alla restituzione proporzionale di tutte le spese accessorie pagate al momento della stipula del contratto. Un principio di equità sancito dalla giurisprudenza europea, che pone un freno a prassi bancarie e finanziarie spesso penalizzanti per i clienti. Proprio per tutelare i risparmiatori, l’associazione Codici ha avviato una campagna di assistenza per verificare il corretto conteggio delle somme da rimborsare.

“Siamo attivamente impegnati nell’assistere i consumatori su questo tema delicato – dichiara Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici – ed al tempo stesso complicato, perché presenta degli aspetti particolarmente tecnici. Ricorrendo al supporto di esperti della materia, verifichiamo che i conteggi effettuati dagli istituti di credito siano corretti. Tra l’altro con alcuni di essi abbiamo raggiunto degli accordi di conciliazione. Il tema è tornato alla ribalta anche grazie alla sentenza della Corte Costituzionale italiana del 2022, che ha ribadito la piena applicabilità della decisione Lexitor nel nostro ordinamento, rafforzando il diritto dei consumatori al rimborso”.

A beneficiare di questi rimborsi possono essere tutti coloro che, negli anni scorsi, hanno estinto anticipatamente un finanziamento. Le spese rimborsabili non si limitano a quelle ricorrenti, ma comprendono anche costi considerati “upfront”, ovvero pagati in anticipo e ritenuti finora non soggetti a restituzione. Tra queste figurano spese di istruttoria, commissioni bancarie, costi assicurativi obbligatori, spese di intermediazione ed oneri accessori collegati al credito.

L’associazione Codici mette a disposizione i propri esperti per verificare la correttezza del conteggio dei rimborsi e, in caso di irregolarità, avviare l’iter per richiedere quanto dovuto. Per informazioni e assistenza è possibile telefonare al numero 065571996, inviare un messaggio WhatsApp al numero 3757793480 o scrivere un’e-mail all’indirizzo segreteria.sportello@codici.org. Sul sito dell’associazione (www.codici.org) è disponibile, inoltre, un form per la procedura di conciliazione.

Source: www.irpinia24.it