Baiano Festival 2025, identità culturale in musica
1-2 agosto con Regione e Comune: musica e territorio in dialogo

Il BaianoFestival è la declinazione di una visione che mette al centro di tutto la valorizzazione dell’unico e suggestivo paesaggio irpino, la promozione dei giovani talenti, l’attivazione dell’economia e della comunità locale. In programma c’è una gara tra 10 artisti emergenti che porteranno sul palco i loro inediti e le esibizioni di artisti di origine campana con riscontri nazionali ed internazionali, scelti per la loro capacità di reinterpretare la tradizione e innovare il linguaggio musicale in chiave contemporanea. Gli artisti in gara saranno valutati da una giuria tecnica composta da musicisti, critici e operatori del settore, una giuria popolare che assegnerà il premio dedicato alla memoria di Carlo Sarno (che qualche anno fa aveva già provato a dare un contributo alla promozione dei giovani talenti campani e a questo territorio ideando un festival) e una giuria composta da radiofonici provenienti dai principali network regionali e nazionali.
“Il BaianoFestival rappresenta oggi una delle espressioni più alte della nostra identità culturale – afferma il Sindaco Enrico Montanaro – Non è solo una rassegna musicale, ma un progetto di territorio, che mette in dialogo le nuove generazioni con il patrimonio materiale e immateriale dell’Irpinia. Insieme alla comunità, vogliamo costruire una visione condivisa e duratura in cui la musica diventa strumento di coesione, promozione turistica ed energia per l’economia locale. Ringrazio l’on. Enzo Alaia per l’impegno concreto profuso nel sostenere il Festival; senza il suo supporto convinto, l’importante sostegno della Regione Campania non sarebbe stato possibile. Questo evento dimostra che, quando istituzioni e comunità lavorano insieme, nascono progetti capaci di fare la differenza.“
Accanto alla musica, il Festival propone due esperienze di visita guidata che amplificano la connessione con il territorio: una all’Eremo di Gesù e Maria, luogo spirituale e storico del XVI–XVII secolo, oggi custodito da Suor Maria Costanza, con vista panoramica sul Golfo di Napoli; una al Bosco di Arciano, polmone verde della comunità, per godere dei sentieri che si snodano tra querce e castagni offrendo un’esperienza ineguagliabile della biodiversità e della cultura rurale che sono marchio contraddistintivo della terra irpina.
Source: www.irpinia24.it