Tentato omicidio a Benevento
Esecuzione misura cautelare
Nelle prime ore della mattinata odierna, la Squadra Mobile della Questura di Benevento ha dato esecuzione ad un’ordinanza applicativa della custodia cautelare in carcere, emessa dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Benevento, nei confronti di tre soggetti (due uomini ed una donna) ritenuti gravemente indiziati dei reati di tentato omicidio pluriaggravato, rapina pluriaggravata, detenzione di arma clandestina e ricettazione, in concorso con Fallarino Nicola, già condannato per i medesimi fatti e reo confesso, commessi in danno di Taddeo Annarita, ex compagna del Fallarino.
La mattina dell’11 novembre 2023, Taddeo Annarita, uscita di casa con il cane per recarsi nel bar che gestiva, si era trovata di fronte un uomo che, con volto travisato da un casco, le aveva sparato, attingendole il volto e sottraendole due telefonini, per poi darsi alla fuga a bordo di un motorino, risultato provento di furto a Napoli pochi giorni prima.
In ordine a tali fatti l’ex compagno della Taddeo, Nicola Fallarino veniva sottoposto alla misura cautelare della custodia cautelare in carcere nel dicembre 2023 e condannato alla pena di anni dieci di reclusione in sede di giudizio abbreviato dal Giudice dell’udienza preliminare di Benevento in data 29.04.2025, quale mandante dei commessi delitti.
Nell’ambito del percorso di collaborazione con la giustizia intrapreso nel frattempo da Nicola Fallarino con la Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, questi forniva elementi decisivi per l’identificazione dei soggetti che avevano un ruolo esecutivo e logistico nella vicenda.
Proprio a seguito della chiamata in correità effettuata dal Fallarino nel corso di numerosi interrogatori, le attività di indagine della Squadra Mobile di Benevento, e coordinate sul punto dalla Procura della Repubblica di Benevento (a seguito della trasmissione degli atti dalla DDA), consentivano di ricostruire l’esatta dinamica dei fatti, ed un quadro gravemente indiziario relativamente agli odierni arrestati quali responsabili dell’esecuzione materiale del tentato omicidio e della rapina, nonché del reperimento dell’arma e del motorino.
La chiamata in correità di Fallarino Nicola risulta corroborata da numerosi riscontri oggettivi anche di natura individualizzante, quali accertamenti documentali, tabulati telefonici, dati gps delle autovetture utilizzate da due degli odierni arrestati per reperire l’arma ed il motorino nel territorio napoletano, sopralluoghi e servizi di pedinamento ed osservazione, intercettazioni telefoniche ed ambientali e accertamenti balistici sull’arma utilizzata per il tentato omicidio.
In particolare l’arma ed il motorino utilizzati per l’esecuzione della spedizione punitiva ordita dal Fallarino venivano ritrovati dalla Squadra Mobile di Benevento in una zona adiacente alla dimora di uno dei tre arrestati, precisamente dell’esecutore materiale del tentato omicidio.
La misura oggi eseguita è una misura cautelare disposta in sede di indagini preliminari, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione, e i destinatari della stessa sono persone sottoposte alle indagini e quindi presunti innocenti fino a sentenza definitiva.