Ue tutela i lavoratori dagli agenti chimici
Mînzatu: "Investiamo nel loro benessere a lungo termine"
La Commissione europea ha proposto di rafforzare la protezione dei lavoratori contro le sostanze chimiche pericolose. Ciò dovrebbe prevenire circa 1 700 casi di cancro ai polmoni e 19 000 altre malattie, tra cui malattie polmonari restrittive e danni al fegato e ai reni, nei prossimi 40 anni. Nella sesta revisione della direttiva sugli agenti cancerogeni, mutageni e sulle sostanze tossiche per la riproduzione, la Commissione raccomanda di fissare limiti di esposizione per il cobalto e i composti inorganici del cobalto, gli idrocarburi policiclici aromatici (IPA) e l’1,4-diossano. All’ambito di applicazione della direttiva sono aggiunti anche i fumi di saldatura.
Queste nuove misure potrebbero far risparmiare fino a 1,16 miliardi di € in costi sanitari e migliorare significativamente la qualità della vita dei lavoratori e delle loro famiglie.
Questa revisione della direttiva sugli agenti cancerogeni, mutageni e sulle sostanze tossiche per la riproduzione rispecchia i più recenti dati scientifici e beneficia dei contributi forniti dal comitato consultivo per la sicurezza e la salute sul luogo di lavoro, composto da rappresentanti dei lavoratori, dei datori di lavoro e dei governi.
Roxana Mînzatu, Vicepresidente esecutiva per i Diritti sociali e le competenze, i posti di lavoro di qualità e la preparazione, ha dichiarato: “Questa revisione della direttiva sugli agenti cancerogeni, mutageni e sulle sostanze tossiche per la riproduzione rispecchia il nostro impegno a favore di luoghi di lavoro sicuri e sani in Europa, la spina dorsale di posti di lavoro di qualità, e la nostra dedizione a politiche basate su dati scientifici. Introducendo limiti di esposizione a sostanze chimiche pericolose come il cobalto, gli idrocarburi policiclici aromatici e l’1,4-diossano, oggi non solo proteggiamo i lavoratori, ma investiamo nel loro benessere a lungo termine.”
Maggiori informazioni sono disponibili nel comunicato stampa.