Dazi USA, Italia cambia rotta
Crescita fino 18 miliardi in 18 mesi
“Con l’entrata in vigore dei dazi del 30% imposti dagli Stati Uniti sui prodotti europei, l’Italia si trova costretta a ripensare la propria strategia di export. Se il mercato americano rallenta, si aprono invece nuove rotte verso Est e Sud del mondo. Secondo una proiezione elaborata dal centro studi Ficei, i flussi commerciali italiani potrebbero crescere in modo significativo verso una serie di mercati alternativi: India, Brasile, Messico, Turchia, Paesi del Golfo, Sud-est asiatico, Africa e Balcani occidentali. La crescita attesa varia tra l’8% e il 20% a seconda delle aree, con punte record verso Arabia Saudita, Emirati e India, grazie a grandi piani di investimento e domanda crescente di beni industriali e di lusso“.
A dirlo è Antonio Visconti, presidente Ficei (la federazione nazionale dei consorzi industriali italiani) e numero uno dell’Asi di Salerno.
“Nel complesso, si stima che in 18 mesi il nuovo orientamento delle esportazioni italiane possa generare fino a 18 miliardi di euro aggiuntivi, compensando almeno il 70% delle perdite sul mercato USA. Si delinea così una nuova geografia commerciale per il Made in Italy: meno dipendente dall’Atlantico, più radicata nei mercati emergenti del Mediterraneo allargato e dell’Asia. Una sfida che richiede visione politica, rete diplomatica e capacità di adattamento delle imprese“, conclude.