UE propone firma e ratifica

Convenzione delle Nazioni Unite contro la criminalità informatica

commisione europeaOggi la Commissione europea ha proposto di firmare e ratificare la Convenzione delle Nazioni Unite contro la criminalità informatica. La convenzione riguarda sia il diritto penale sostanziale sia la cooperazione giudiziaria. Per la prima volta, uno strumento globale configurerà come reato i comportamenti connessi al materiale pedopornografico, l’adescamento di minori a fini sessuali e la diffusione non consensuale di immagini intime. La convenzione comprende anche misure di cooperazione internazionale, tra cui l’estradizione dei sospetti e lo scambio di prove elettroniche. Ciò rafforzerà la capacità dell’UE di combattere i reati in aumento, come le frodi online e gli attacchi ransomware, in cui criminali spesso in paesi terzi lontani prendono di mira persone e imprese dell’UE. Ai sensi della convenzione, la cooperazione si fonda sul rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali, compresi i diritti alla protezione dei dati e della vita privata.

Henna Virkkunen, Vicepresidente esecutiva per la Sovranità tecnologica, la sicurezza e la democrazia, ha dichiarato: “Con la firma della Convenzione delle Nazioni Unite sulla criminalità informatica, facciamo un passo importante nella protezione delle persone online, in particolare dei gruppi vulnerabili come i minori. L’accordo rafforzerà la cooperazione internazionale per combattere la criminalità informatica e qualificare come reato atti dannosi come il materiale pedopornografico e l’adescamento, in linea con la nostra strategia di sicurezza interna, ProtectEU.

Magnus Brunner, Commissario per gli Affari interni e la migrazione, ha dichiarato: “La criminalità informatica non conosce frontiere e il nostro impegno a proteggere i più vulnerabili rimane fermo. Firmando la Convenzione delle Nazioni Unite contro la criminalità informatica, un elemento fondamentale di ProtectEU, la nostra strategia di sicurezza interna, rafforziamo la cooperazione globale per difendere i diritti umani e consegnare i criminali informatici alla giustizia.

Spetta ora al Consiglio adottare le decisioni che autorizzano la Commissione, a nome dell’UE, a firmare e, con l’approvazione del Parlamento europeo, a concludere la convenzione. Gli Stati membri dovranno inoltre firmare e ratificare la convenzione, conformemente alle rispettive procedure nazionali. 

Source: www.irpinia24.it