Agricoltura: protesta Coldiretti
La tecnocrazia della Von Der Leyen costa più dei dazi USA

L’iniziativa ha coinvolto centinaia di giovani agricoltori di Coldiretti, che hanno esposto striscioni raffiguranti Ursula Von der Leyen nella sua “Vonderland” appunto, accompagnati da messaggi chiari come: “non spegnere la democrazia!”, “non spegnere la salute” “non spegnere l’agricoltura” sempre più minacciata da una Commissione Europea che ignora sistematicamente le scelte del Parlamento europeo e agisce senza confronto democratico.
Gli striscioni, oltre ad essere stati esposti dal palazzo di Farm Europe a Bruxelles a pochi passi da quello di Berlaymont sede della Commissione Europea, sono stati alzati in cielo anche in alcuni luoghi iconici di Roma come il Colosseo, Fontana di Trevi e Piazza Navona, e con valore anche politico come il Senato.
“Siamo scesi in piazza perché è in gioco molto più del nostro futuro: è in gioco la democrazia e la stessa idea di Europa – dichiara da Bruxelles il presidente di Coldiretti, Ettore Prandini – Di fronte all’arroganza di una burocrazia europea che, sotto la guida della presidente Von der Leyen, calpesta ogni giorno il lavoro degli agricoltori e ignora sistematicamente la volontà dei cittadini. Un’Europa che toglie risorse alla produzione di cibo per destinarle al riarmo, che apre le porte a prodotti stranieri privi di garanzie, che firma accordi senza reciprocità e impone regolamenti scollegati dalla realtà agricola. Questa non è l’Europa che vogliamo. Un’Europa che in questo momento si ritrova a trattare con la minaccia di dazi USA al 30% figli di un’incapacità della Von der Leyen di negoziare in prima persona e di difendere la nostra economia. Ennesimo tassello di una politica economica e produttiva totalmente fallimentare, che sta facendo chiudere interi settori europei, avvantaggiando paesi come la Cina. Oggi gli agricoltori non chiedono privilegi, ma rispetto: per chi ogni giorno garantisce sicurezza alimentare, tutela dell’ambiente e presidio del territorio. Non accetteremo più decisioni imposte dalla Presidente, senza confronto, senza ascolto, senza dignità ”.
“Lo diceva Sant’Agostino: la speranza ha due figli, lo sdegno e il coraggio. E oggi è il tempo di entrambi – afferma da Roma il segretario generale di Coldiretti, Vincenzo Gesmundo – Sdegno per un’Europa tradita da chi, come Ursula von der Leyen, pretende di governarla ignorando le posizioni del Parlamento, degli Stati membri e dei suoi stessi Commissari. Facendo scelte che vanno contro le esigenze dei cittadini e delle imprese. Coraggio, perché dobbiamo fermare chi vuole smantellare la Politica Agricola Comune per finanziare i carri armati al posto del pane. Una tecnocrazia cieca e arrogante, chiusa nei palazzi della Commissione, sta stravolgendo lo spirito originario dell’Unione, nata per unire i popoli e non per opprimerli. Ma noi non ci stiamo: senza agricoltura non c’è sovranità, senza cibo non c’è pace, c’è solo guerra. Coldiretti si mobilita per difendere il cuore dell’Europa vera: quella delle campagne, del lavoro, delle comunità. Non possiamo lasciare che l’Europa si trasformi in Vonderland. E ricordiamo a tutti: contro i contadini non si governa!”.