Buoni pasto: Nursing Up ottiene una vittoria

De Palma: «Diritti per tutti i turnisti, basta omissioni»

pexels-cottonbro-5722160Il Tribunale di Cosenza segna un nuovo capitolo nella battaglia per i diritti degli infermieri: con una sentenza del 2 luglio, ha riconosciuto il diritto al buono pasto per tutti i turnisti con orario superiore alle sei ore, condannando l’Azienda Ospedaliera al risarcimento di circa 51.000 euro per il mancato riconoscimento.

Un principio chiaro: chi supera le sei ore di lavoro, di giorno o di notte, ha diritto al pasto o al buono sostitutivo. Nessuna azienda può sottrarsi a questo obbligo.

«Ancora una volta da Cosenza arriva una lezione di giustizia che deve valere per tutta Italia», dichiara Antonio De Palma, Presidente Nazionale del Nursing Up. «Non accetteremo più disparità o silenzi. Il diritto al buono pasto non è un optional: è un dovere delle aziende verso chi garantisce la salute dei cittadini».

Questa pronuncia segue e rafforza il precedente riconoscimento ottenuto sempre a Cosenza nel mese di giugno, che aveva già sancito il diritto ai buoni pasto per i turnisti notturni. Ora il principio si estende a tutti i turnisti con orari superiori alle sei ore.

La sentenza conferma che le aziende non possono sottrarsi al dovere di garantire la mensa o la sua forma sostitutiva.

«Ora basta scuse: vogliamo che questo diritto sia garantito ovunque, senza bisogno di ricorrere ai tribunali», prosegue De Palma. «Il Nursing Up è pronto a estendere la battaglia legale su scala nazionale, e lo farà in ogni sede necessaria. Le aziende sanitarie devono rispettare i contratti, e lo Stato deve vigilare perché questo avvenga».

Il sindacato annuncia che sono già in corso in altre regioni azioni simili, e invita le istituzioni a intervenire per assicurare uniformità e rispetto dei diritti dei lavoratori del Servizio Sanitario Nazionale.

 

Source: www.irpinia24.it