Avellino – Terzo appuntamento in calendario per il ciclo “Un anno di mostre”

"Anime purganti, anime dannate e anime pie. Abas Michael Ricciardi Pingebat". Inaugurazione giovedì 29 maggio ore 18.00, Sala Ripa, Complesso Monumentale Carcere Borbonico

WhatsApp Image 2025-05-26 at 22.39.03Terzo appuntamento in calendario per il ciclo “Un anno di mostre” al Museo Irpino con la mostra “Anime purganti, anime dannate e anime pie. Abas Michael Ricciardi Pingebat” a cura della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Salerno e Avellino e della Provincia di Avellino.

Saranno in mostra le opere del pittore Michele Ricciardi che, nato a Foggia nel 1672, visse l’intera transizione dal Naturalismo seicentesco al Barocco, e dal Barocco al Rococò e, in questa complessa temperie artistica, con intelligenza e creatività, attuò una sintesi delle esperienze pittoriche più originali, elaborandole con il suo personale sentire. Nei primi decenni del Settecento l’artista, molto benvoluto ed apprezzato dalla committenza laica e religiosa delle province di Salerno e Avellino, fu titolare di una affollata ed accreditata bottega che, insieme alle sue capacità imprenditoriali, gli permisero di accettare un numero considerevole di commesse. La fama e la fortuna di un pittore come il Ricciardi nella “terra di mezzo” furono dovute principalmente al suo realismo popolare, al suo gusto scenografico, alla sua capacità di comunicare per immagine e nel proporre una pittura immediatamente leggibile dalla gente semplice, ricca di suggestioni atte a colpire l’immaginario collettivo e a suscitare forti emozioni e propositi morali.

La mostra vuole essere un excursus sulle tematiche sacre affrontate dall’artista – anime pie, anime purganti ed anime dannate – ed il percorso espositivo ne rispetta la suddivisione: nella sezione delle “anime pie” sono stati raccolti i dipinti di carattere puramente devozionali, immagini a soggetto sacro commissionate per essere oggetto di culto, fede e contemplazione. Nella sezione “anime purganti”, invece, sono in mostra le opere che hanno come tema il potere catartico della penitenza e la grazia della purificazione con l’intervento della Madonna mediatrice presso il suo divin Figlio. Il settore dedicato alle “anime dannate”, per finire, mostra le immagini della Immacolata Concezione e di San Michele che, con la forza del loro amore e la fede in un Dio buono e misericordioso, scacciano il male, raffigurato simbolicamente da un drago o dagli angeli caduti per essersi ribellati. Il Ricciardi nelle sue opere si attenne sempre alle indicazioni sinodali sulla rappresentazione delle immagini sacre, ma nel contempo rese la sua pittura iconica e teatrale.

Per la mostra sono stati individuati dipinti provenienti da chiese delle province di Salerno e Avellino, già presenti nel catalogo dell’autore, e dipinti inediti che saranno esposti in ordine tematico nelle sale del Museo Irpino.

Il supporto logistico della mostra è a cura della ditta Pheliana srl di Martino Del Mastro e Antonietta Petrozziello. Gli sponsor sono la ditta Pheliana srl di Martino Del Mastro e Antonietta Petrozziello, il Comune di Taurasi, il Comune di Monteverde e la DI.GI Lavori srl.

La mostra verrà inaugurata giovedì 29 maggio alle ore 18.00 presso la Sala Ripa del Complesso Monumentale Carcere Borbonico di Avellino con ingresso da via Dalmazia.

Interverranno alla conferenza di presentazione Raffaella Bonaudo soprintendente S.A.B.P. di Salerno e Avellino, Rizieri Buonopane presidente della Provincia di Avellino, Monsignor Arturo Aiello vescovo di Avellino e Monsignor Pasquale Cascio arcivescovo di Sant’Angelo dei Lombardi – Conza – Nusco – Bisaccia. Coordinerà il direttore del Corriereirpinia.it, Gianni Festa.

Al termine della presentazione, attraversando la Tholos dell’ex Carcere Borbonico, si accederà alle sale espositive del Museo Irpino, al secondo piano dei padiglioni maschili dell’istituto penitenziario, dove verrà inaugurata la mostra.

Ad accompagnare il pubblico, durante l’inaugurazione, ci sarà la performance degli attori del “Teatro degli Eventi” del maestro Maurizio Merolla che, in costume, leggeranno passi tratti dalle tre cantiche della Divina Commedia, in volgare e in napoletano.

Per l’evento il Museo sarà straordinariamente aperto al pubblico fino alle ore 22.00

La mostra sarà visitabile fino a sabato 26 luglio, dal martedì al sabato, dalle ore 9 alle ore 13 e dalle 16 alle 19 (domenica e lunedì chiusura al pubblico).

Ingresso libero e gratuito

Source: www.irpinia24.it