Avellino – “Paths – Per Parole”: l’Indire al Convitto Nazionale “P. Colletta” per un’educazione innovativa e partecipativa
Gli esperti dell'Indire, dottori Vincenzo Napolitano e Francesco Messuri, hanno osservato sul campo i risultati del progetto, interagendo con gli studenti e con i docenti
Un’onda di creatività, di impegno e di profonda sinergia ha travolto il Convitto Nazionale “P. Colletta” di Avellino in occasione della conclusione del progetto “Paths – Per Parole”, un’iniziativa che ha visto l’Istituzione dialogare attivamente con l’Indire (Istituto Nazionale di Documentazione, Innovazione e Ricerca Educativa). Dopo l’evento dello scorso 8 maggio, che aveva visto protagonisti gli alunni della Scuola primaria e della Secondaria di primo grado, oggi è stata la volta delle classi quarte del Liceo Classico e del Liceo Classico Europeo, che hanno presentato i frutti del loro percorso formativo.
La Rotonda del Convitto si è trasformata in un palcoscenico di idee e di progetti, testimoniando la ricchezza e la diversità degli approcci didattici messi in campo. “Paths – Per Parole” è un laboratorio di apprendimento interdisciplinare, dove la parola, nelle sue molteplici forme ed espressioni, è divenuta il filo conduttore per esplorare saperi diversi e per sviluppare competenze trasversali fondamentali per il futuro dei giovani.
Il Rettore Dirigente Scolastico, prof. Attilio Lieto, in nome dell’innovazione didattica, si è fatto promotore dell’iniziativa, esprimendo grande soddisfazione per l’esito del progetto. “Questa collaborazione con l’Indire rappresenta un’opportunità straordinaria per la nostra Istituzione”, ha dichiarato il Rettore. “Vedere l’entusiasmo dei ragazzi e la dedizione dei docenti, nel portare avanti percorsi così stimolanti, è la migliore conferma della validità di un approccio educativo che mette al centro lo studente e la sua capacità di mettersi in gioco attivamente”.
La progettualità di “Paths – Per Parole” ha visto i docenti del Convitto impegnati in un ruolo di guida e di facilitazione, accompagnando gli studenti attraverso itinerari di scoperta che hanno saputo intrecciare discipline diverse, dalla letteratura alla storia, dalla filosofia alle lingue straniere, fino alle espressioni artistiche e digitali. Questo approccio interdisciplinare ha permesso ai ragazzi di sviluppare una visione più ampia e connessa del sapere, stimolando le capacità di analisi critica, di problem solving e di pensiero creativo.
Gli esperti dell’Indire, dottori Vincenzo Napolitano e Francesco Messuri, hanno potuto osservare sul campo i risultati del progetto, interagendo con gli studenti e con i docenti, offrendo spunti di riflessione e preziosi feedback.
Il coordinamento di “Paths – Per Parole” è stato affidato alla competenza della professoressa Angela Nardiello, Referente del progetto, che ha messo insieme le diverse anime per il successo dell’iniziativa. “Questo progetto è nato dal desiderio di offrire ai nostri studenti un’esperienza di apprendimento significativa e coinvolgente”, ha spiegato la professoressa Nardiello. “Vedere come hanno saputo interpretare il tema della ‘parola’ in modi così originali e profondi è per me la più grande soddisfazione”.
Le presentazioni dei progetti delle classi quarte hanno spaziato da approfondimenti letterari a rielaborazioni storiche, da analisi linguistiche a creazioni multimediali, palesando la versatilità e l’ingegno degli studenti.
L’entusiasmo contagioso degli studenti, protagonisti attivi nella costruzione del loro sapere, l’orgoglio dei docenti e la soddisfazione del Rettore e degli Esperti dell’Indire confermano la validità e l’importanza dell’evento, che ha contribuito ad arricchire l’offerta formativa del Convitto Nazionale, ma ha anche rappresentato un’occasione preziosa per rafforzare il legame tra la scuola e il territorio, aprendo nuove prospettive per un futuro dell’educazione sempre più orientato all’innovazione, alla collaborazione e alla centralità dello studente.