Giornata Mondiale della Sindrome di Down: servono supporti per la vita indipendente
Si accendano i riflettori sui sostegni che non ci sono e di cui le persone con Sindrome di Down e le loro famiglie hanno bisogno
Ogni anno, secondo le Nazioni Unite, nel mondo nascono tra i 3.000 e i 5.000 bambini con Sindrome di Down. In Italia l’incidenza è di circa 1 bambino su 1.000, per un totale di circa 500 casi ogni anno: numeri che testimoniano come la condizione sia una realtà presente nella società e come tale richieda attenzione, supporto e un impegno per promuovere l’inclusione e il benessere delle persone che ne sono portatrici. La Giornata Mondiale della Sindrome di Down, celebrata il 21 marzo, promuove l’accettazione della diversità e l’autonomia, riconoscendo questa condizione come un’espressione dell’unicità umana e sottolineando la necessità di supporti adeguati per la crescita di bambini e ragazzi che ne sono portatori, nell’obiettivo di garantire loro le opportunità di inclusione necessarie a costruire una società più accogliente.
Quest’anno il tema a livello internazionale dell’imminente Giornata Mondiale della Sindrome di Down del 21 marzo è Improve Our Support Systems, ossia “Migliorare i nostri sistemi di supporto” il cui obiettivo è segnatamente quello di accendere i riflettori sui sostegni che non ci sono e di cui le persone con sindrome di Down e le loro famiglie hanno bisogno, senza tuttavia dimenticare, al tempo stesso, i supporti che invece, per fortuna, esistono e favoriscono ogni giorno la partecipazione alla vita sociale.
Il Garante dei diritti delle persone con disabilità della Regione Campania l’avv. Paolo Colombo dichiara: “Servono supporti per la vita indipendente delle persone con sindrome di down in conformità, fra l’altro, con la legge delega sulla disabilità”