CGIL Avellino e Fillea CGIL: “Se la sicurezza sul lavoro non è…”

Italia D'Acierno (Cgil Avellino) e Massimo Graziano (Fillea Cgil Avellino-Benevento) intervengono con una lettera aperta sull'ennesima morte nel settore edile in Irpinia

image004“E’ sempre stata la principale causa degli infortuni gravi e mortali in edilizia. Si muore sempre allo

stesso modo, soprattutto con le cadute dall’alto. Eppure non sembra che la cosa riesca ad entrare nelle

nostre preoccupazioni quotidiane.”

“Assistiamo all’ennesima tragedia che vede un lavoratore lasciare i propri cari mentre svolge un lavoro

edile. Si, lo stava facendo a casa propria, magari senza la presenza di una ditta costituita, ma questo

non cambia l’esito e nemmeno la consapevolezza che qualcosa per evitarlo ci sarebbe e c’è.”

Non vogliamo convincerci (magari chi ha responsabilità di Governo dovrebbe farlo con una certa

convinzione) che la cultura della sicurezza va oltre i limiti del chi siamo (lavoratori dipendenti o

autonomi o chi sia). Deve essere chiaro che si lavora solo se lo si fa in sicurezza oppure non lo si fa.

Come mangiare, come leggere e scrivere o come imparare a fare qualsiasi cosa, così si deve entrare

nell’ottica che il lavoro va fatto in sicurezza. A partire dall’asilo, la sicurezza, così come magari il senso

civico, si deve imparare a muoversi in sicurezza, farne comportamento in ogni momento della nostra

vita.

Da anni ci sforziamo a dire che la formazione sulla sicurezza va portata ovunque, casa per casa,

comune per comune, dove ogni cittadino è un potenziale committente di lavori che deve sapere come

si devono eseguire in assoluta sicurezza, conoscere obblighi e responsabilità a partire da come si

allestisce una impalcatura o qualsiasi attrezzatura o sistema di sicurezza.

Nulla va lasciato al caso, all’improvvisazione, perché l’infortunio capita ancora di più quanto più si è

sicuri di se. Eppure proprio nella nostra provincia abbiamo un centro di formazione, il CFS, ora Formedil

Avellino, che tutta Italia ci invidia per la grande professionalità e la qualità della formazione che ogni

anno impartisce a migliaia di lavoratori per la loro qualificazione professionale e soprattutto per la

tutela della salute e sicurezza oltre ad una vasta e varia offerta formativa.

Mettere all’angolo gli “attestatifici” ed esigere a tutti i livelli e in tutte le procedure che la formazione

venga effettuata nei luoghi che sono garanzia di qualità e serietà.

Come Cgil Avellino e Fillea Avellino Benevento ci stringiamo ai familiari del 65enne che ha perso la vita

e non ci stancheremo mai di dire che lavoro e sicurezza devono camminare insieme, non possiamo e

non dobbiamo lasciare nulla di intentato per non permettere più che accadano simili tragedie.

Source: www.irpinia24.it