Amministrative 2024, Avellino – “Vorremmo prendere il treno”, i candidati a sindaco a confronto

L’associazione “Nui ra’ Ferrovia” promuove il primo dibattito pubblico tra i sette candidati a sindaco del capoluogo avellinese sull’annosa questione dei collegamenti su rotaie.

ferroviaSi è tenuto, nel tardo pomeriggio di ieri, presso la piazzetta di via Fontanatetta, in Borgo Ferrovia, il primo effettivo confronto pubblico tra i candidati a Palazzo di città. Al centro della tavola aperta, da un lato gli ormai dodici anni che hanno visto il capoluogo privarsi dei propri treni, dall’altro le diverse idee per una rapida riqualificazione e conseguente ripartenza della stazione sita in Borgo Ferrovia.

Con la partecipazione ed introduzione del socio Gaetano Alvino e del presidente dell’associazione Giuseppe Aurigemma, il dibattito è iniziato verso le ore 19 con l’ausilio del giornalista di itv Amedeo Picariello, impegnato a moderare gli interventi dei candidati.

«Avellino è l’unico capoluogo della Campania a non avere una stazione funzionante» ricorda, prendendo la parola, Alvino, che poi attua il confronto con gli altri capoluoghi italiani privi di una stazione funzionante. «In Italia (Avellino) è l’unico capoluogo, insieme a Matera, Olbia e Andria a non avere un collegamento su ferro funzionante, nonostante sia l’unica tra le quattro a possedere stazione e binari – conclude Alvino – un paradosso eclatante nel cuore delle aree interne

A chiosa dell’intervento di Alvino, il presidente dell’associazione “Nui ra’ Ferrovia”, Giuseppe Aurigemma ricorda «Sono nipote di ferroviere e sono nato qui. Tutti noi vorremmo solo poter riavere un treno funzionante» che poi richiama il pubblico all’attenzione sul vero oggetto di discussione ponendo l’accento sulla questione, cercando di sedare le immediate ed inevitabili schermaglie tra i cittadini ed i candidati su altri temi «Di cose da fare ce ne sono tante, ma stasera parliamo solo di questo»

Se la riqualificazione e rimessa in funzione della stazione di Borgo Ferrovia rappresenta il punto di partenza e presumibilmente di arrivo è lo stesso per tutti i candidati, diversi sono gli approcci e il focus dei vari aspiranti sindaco, di cui di seguito si dà un sunto.

Modestino Iandoli suddivide gli interventi da effettuare prima su scala regionale, garantendo una maggiore efficienza nei collegamenti con i poli universitari, e successivamente su scala nazionale, tramite l’attuazione del cosiddetto “lotto zero” che garantirebbe il collegamento di Avellino all’alta velocità.

Laura Nargi si allaccia a quanto denunciato da Aurigemma, rimarcando il triste primato di Avellino per essere l’unico capoluogo in Campania priva di collegamento ferroviario. Ricorda come l’uscente amministrazione abbia ottenuto 700.000 euro destinati alla progettazione del Parco della Stazione che, insieme al Parco del Fentestrelle si pone come obiettivo la riqualifica della stazione di Avellino «…e chissà – chiude la Nargi – anche l’Alta Velocità.»

Antonio Gengaro allarga il campo di riflessione: non solo la stazione, ma anche l’ex Isochimica. Una riqualificazione totale del borgo pregno di storia che parta dalla riorganizzazione del nucleo industriale, rendendolo più accogliente e vivibile, e si accompagni ad un necessario collegamento tra il centro città e la stazione di Borgo Ferrovia «magari attraverso un trenino a idrogeno eco-compatibile che attraversi il corso del Fenestrelle»

Gennaro Romei individua come primo, necessario intervento una riorganizzazione dei mezzi di trasporto e di collegamento con le zone più periferiche. «Una pedonalizzazione progressiva del centro storico si rende necessaria – aggiunge Romei – la mobilità sostenibile passa per le zone pedonali, ma queste devono essere istituite in maniera ragionata»

Vittorio Boccieri ricorda le sue origini che affondano le radici in una famiglia di ferrovieri e, anche in ragione di questo, ritiene di riconoscere la primaria importanza e sacralità di borgo Ferrovia. Il problema, per Boccieri, però, è da ricercarsi nella trasparenza dell’amministrazione che non garantisce i fondi necessari alla riqualificazione della stazione. «Senza soldi, come si dice, non si cantano messe», conclude il candidato di PAF.

Aldo D’Andrea pone come obiettivo e sogno personale una «città senza auto, senza traffico e senza inquinamento» e per raggiungerlo si rende necessario l’accesso ai fondi del PNRR, da destinare ad un miglioramento delle infrastrutture, con la creazione di parcheggi, l’attivazione di mezzi di trasporto pubblici elettrici e il potenziamento della rete ferroviaria di Avellino che, in quanto capoluogo, deve tornare a rappresentare nodo centrale e di raccordo tra le diverse aree della comunità avellinese.

Anche per Rino Genovese il capoluogo merita di essere una città dinamica, collegata e piena di opportunità: per questo si rende necessario un collegamento diretto tra la città e l’alta velocità, così come con l’Università di Salerno. Collegamenti che, per Genovese «non solo agevolerebbero gli spostamenti quotidiani dei nostri studenti e lavoratori, ma che rappresenterebbero a tutti gli effetti un volano per la rinascita di Borgo Ferrovia».

Source: www.irpinia24.it