La street artist Laika espone in Finlandia

Al fianco di celebri artisti come Picasso

100x70_jenesuispasunvirus (1)La street artist Laika vola in Finlandia per esporre nel prestigioso museo Serlachius, a Mänttä, all’interno della mostra collettiva “MASCHERE. Identità multiple dall’antichità all’arte contemporanea” (tit. or. ‘MASKS. Multiple Identities from Antiquity to Contemporary Art’) curata dalla storica dell’arte italiana Lorella Scacco, che si aprirà l’11 maggio e sarà visitabile fino al 15 settembre. All’interno della mostra – che indaga il ruolo della maschera nella creazione di significato, concentrandosi su tre aspetti principali, quali identità, travestimento e protezione –, Laika espone 4 opere. La prima, Herd Immunity Is Bullshit, realizzata nel 2020, ritrae l’allora premier inglese Boris Johnson nel corpo di una pecora che viene tenuto a distanza da altre tri ovini. L’opera è una critica mossa all’ex primo ministro in merito alle sue politiche per l’emergenza del Covid-19. La seconda riguarda ancora la pandemia ed è #Jenesuispasunvirus, tra le opere più celebri dell’artista e la prima al mondo sul tema pandemico. L’artista, infatti, realizzò quest’opera quando l’emergenza Covid-19 non era stata ancora classificata come epidemia. #Jenesuispasunvirus è una critica ai comportamenti razzisti che la popolazione cinese ha subito durante le prime fasi della pandemia.  La tela ritrae la ristoratrice Sonia Hangzhou, simbolo della comunità cinese a Roma, che si protegge dal virus del razzismo e dell’intolleranza.  E ancora Symptoms, l’opera dedicata questa volta all’ex premier brasiliano Jair Bolsonaro, che negli anni del suo governo ha messo in pericolo l’esistenza delle popolazioni indigene del paese, raffigurato mentre aveva contratto il Coronavirus. Accanto a lui un uomo, un indio (dei “povos indígenas brasileiros”) munito di mascherina che gli misura la temperatura e spera…La quarta ed ultima opera, invece, è la più recente Self Portrait Against War, realizzata nel 2023, e dedicata alla guerra tra Russia e Ucraina. In questo autoritratto, l’artista decide di “metterci la faccia”, o meglio “la maschera”, per schierarsi in nome della pace e rivolgere un monito alle grandi potenze imperialiste affinché fermino le ostilità e risolvano il conflitto con la diplomazia.

Source: www.irpinia24.it