Contro la crescente povertà

Nuovi equilibri come la promozione di strumenti di welfare aziendale e il rafforzamento della deducibilità

d86af022-c930-4a60-acc9-c3a90334f0d9Cresce il numero delle famiglie in difficoltà. E purtroppo la cosa non stupisce. Il pur auspicato taglio del cuneo fiscale non basta, insufficiente a ristabilire equilibri che gioverebbero ai consumi e a una rinnovata equità sociale. Come resta del tutto irrilevante la discussione sul salario minimo, marginale rispetto al fenomeno della crescente povertà del Paese. Meritocrazia Italia reputa improcrastinabile il riassetto della redistribuzione della ricchezza attraverso azioni che possano produrre nuovi equilibri, e per tali ragioni propone: la creazione di un sistema di adeguamento automatico dei salari/stipendi al potere di acquisto, triennale in caso di carenza di accordi da contrattazione collettiva e comunque al raggiungimento di un cumulo inflattivo pari o superiore al 10%; l’inserimento diffuso della partecipazione agli utili dei lavoratori, con meccanismi che leghino i salari alla capacità di profitto aziendale; uno sconto progressivo impositivo sui premi di produzione o sui meccanismi di partecipazione agli utili dei lavoratori; la promozione di strumenti di welfare aziendale, attraverso il rafforzamento della deducibilità, al fine di offrire maggiore potere di acquisto ai lavoratori attraverso la messa a disposizione di servizi.

Source: www.irpinia24.it