Situazioni di criticità e rischio ambientale
Fornire supporto tecnico-scientifico alle attività investigativo-repressive
La Procura della Repubblica di Avellino e l’Autorità di Bacino Distrettuale dell’ Appenino Meridionale hanno firmato in data odierna un protocollo di intesa che instaura un
rapporto di stabile collaborazione fra l’Autorità e l’ufficio giudiziario irpino.
L’intesa è finalizzata al conseguimento dei seguenti obiettivi:
a) mettere a disposizione l’expertise dell’Autorità di Bacino Distrettuale per l’analisi e
l’interpretazione di dati già in possesso o che si dovessero acquisire, volti a valutare ed approfondire situazioni di criticità e rischio ambientale penalmente rilevanti, con specifico riferimento all’area interessata dal torrente “Solofrana”;
b) fornire supporto tecnico-scientifico alle attività investigativo-repressive;
c) porre in essere, congiuntamente, azioni finalizzate alla tutela, alla salvaguardia, al recupero e al ripristino del patrimonio ambientale, mediante riduzione degli impatti
di natura antropica sull’ecosistema e rinaturalizzazione dell’ambiente fluviale.
La decisione di rendere sistematica tale collaborazione si inserisce nel quadro delle attività di contrasto e repressione delle condotte pregiudizievoli per l’ambiente, non solo per l’ambito interessato dalla “Solofrana”, ma anche per quei territori che risentono dell’inquinamento di tale corso d’acqua, e rappresenta un’importante implementazione degli strumenti a disposizione del Gruppo di lavoro istituito presso la Procura di Avellino specializzato per il contrasto alle più importanti emergenze ambientali comportanti ricadute sulla salute pubblica.
In particolare, l’intesa operativa con l’Autorità permetterà alla Procura di avere una conoscenza sempre aggiornata ed approfondita delle fonti di inquinamento, in modo da ben calibrare le priorità investigative ed indirizzare le attività di indagine verso lo spegnimento dei principali focolai, così incentivando anche lo sviluppo di un’attività di impresa rispettosa dell’ambiente.
L’obiettivo strategico è quello di fare in modo che l’accertamento e la repressione della criminalità ambientale costituisca, al contempo, il primo passo verso la prevenzione dei pericoli per l’ambiente e la salute dei cittadini.