Editoria, contributi alle imprese per favorire innovazione ed occupazione

Obiettivo: incentivare l’ingresso dei giovani e sostenere la transizione digitale del settore

NewspaperL’AIE, Associazione Italiana Editori, ha presentato alla Fiera Internazionale del Libro di Francoforte 2023 a fine ottobre i dati sull’editoria nel nostro Paese: l’editoria si conferma la prima industria culturale del Paese. Un giro d’affari pari a 3,4 miliardi di euro di venduto nel 2022, in crescita di quasi 300 milioni rispetto ai valori registrati nel 2019. In Europa, l’editoria italiana si colloca quarta come valore del venduto sul mercato nazionale, dietro a Germania, Regno Unito e Francia. Un mercato quindi da valorizzare che contribuisce alla crescita economia e che non demonizza affatto la digitalizzazione che investe anche questo settore. La carta non è in pericolo, anzi nascono nuove professionalità anche in campo editoriale. Inoltre, le figure tradizionali, come editor, revisori, traduttori, redattori, grafici, social media manager, tipografi, devono integrare le loro conoscenze con le competenze informatiche e tecnologiche proprie di mansioni digitali. L’editor o il grafico, ad esempio, utilizzeranno strumentazioni e programmi digitali avanzati, come anche i traduttori o i revisori.

La legge di Bilancio 2022 – 2024, proprio per sostenere la transizione digitale anche in questo settore, ha istituito il “Fondo straordinario per gli interventi di sostegno all’editoria” con una dotazione pari a 90 milioni di euro per l’anno 2022 e di 140 milioni di euro per l’anno 2023.

Il DPCM del 28 settembre 2022 ha previsto un contributo a fondo perduto per l’anno 2022 di 35 milioni di euro per incentivare gli investimenti orientati all’innovazione tecnologica e alla transizione digitale nel settore dell’editoria radiofonica e televisiva, delle imprese editrici di quotidiani e periodici e delle agenzie di stampa.

Una misura straordinaria che ha l’obiettivo di incentivare:

  • gli investimenti delle imprese editoriali, anche di nuova costituzione, orientati all’innovazione tecnologica e alla transizione digitale;
  • l’ingresso di giovani professionisti qualificati nel campo dei nuovi media;
  • le ristrutturazioni aziendali e gli ammortizzatori sociali;
  • la domanda di informazione.

Il contributo è destinato alle imprese che abbiano effettuato “investimenti in tecnologie innovative per l’adeguamento delle infrastrutture e dei processi produttivi, finalizzate al miglioramento della qualità dei contenuti e della loro fruizione da parte dell’utenza”.
Possono quindi accedere al contributo le imprese editrici di emittenti radiofoniche e televisive, nazionali e locali, concessionari radiofonici dei fornitori di contenuti radiofonici digitali e dei consorzi di imprese editoriali operanti in tecnica DAB – nonché le imprese editrici di quotidiani e periodici e le agenzie di stampa. Il contributo è concesso sotto forma di rimborso, in misura pari al 70 % delle spese sostenute e documentate per la realizzazione degli investimenti realizzati nell’anno 2022.

Le imprese possono presentare la domanda dal 7 novembre 2023 all’11 dicembre 2023, attraverso la procedura informatica sul sito del Ministero delle Imprese e del Made in Italy.
Le Imprese editrici di quotidiani e periodici e le agenzie di stampa possono presentare la domanda dal 1° dicembre 2023 al 20 dicembre 2023 attraverso la procedura disponibile sul sito della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per l’informazione e l’editoria nell’area riservata.

Sempre in ambito editoria, fino al 16 gennaio 2024 le istituzioni scolastiche possono presentare per l’anno 2023, domanda per accedere ai contributi per l’acquisto di abbonamenti a quotidiani, periodici, riviste scientifiche e di settore.
Un’opportunità importante per accrescere la conoscenza dei nostri studenti.

Il bando concede:

  • un contributo fino al 90 per cento della spesa sostenuta per l’acquisto di uno o più abbonamenti a periodici e riviste scientifiche e di settore, anche in formato digitale, a favore delle istituzioni scolastiche, statali e paritarie, di ogni ordine e grado;
  • un contributo fino al 90 per cento della spesa per l’acquisto di uno o più  abbonamenti a quotidiani, periodici e riviste scientifiche e di settore, anche in formato digitale, a favore delle istituzioni scolastiche, statali e paritarie, che adottano programmi per la promozione della lettura critica e l’educazione ai contenuti informativi, nell’ambito dei Piani per l’offerta formativa rivolti agli studenti che frequentano la scuola secondaria di primo grado.

Contributi importanti che vanno a sostenere un settore chiave per la crescita economica e culturale del Paese e per la salvaguardia della sua democrazia.

Clicca qui per consultare il sito di ClicLavoro.

 
 
Source: www.irpinia24.it