Superare il disastro del sistema penitenziario e il collasso di quello giudiziario
"Mandare via il Ministro Nordio e tutta la sua squadra"
polizia Di Giacomo (S.PP.) – Mandare via il Ministro Nordio e tutta la sua squadra per superare il disastro del sistema penitenziario e il collasso di quello giudiziario “C’è un solo modo per superare il disastro del sistema penitenziario e il collasso di quello giudiziario: mandare via il Ministro Nordio e tutta la sua squadra al Ministero, compreso i sottosegretari”. Ad affermarlo è il segretario generale del S.PP. Aldo Di Giacomo riferendo di aver avuto interlocuzioni con esponenti di Governo e parlamentari per esprimere la preoccupazione per il permanere di una situazione che – con aggressioni quotidiane al personale penitenziario e sanitario, rivolte, fughe dalle carceri, rinvenimento di droga e telefonini – è ormai fuori controllo.
“Abbiamo registrato grande attenzione – dice Di Giacomo – da parte dei nostri interlocutori sia per i pericoli che vivono i servitori dello Stato in carcere che perché l’unico provvedimento del Ministro (abolizione dell’abuso d’ufficio, riforma del reato di traffico d’influenze, nuove regole per le misure cautelari) si trova da mesi in commissione Giustizia al Senato senza i consensi della stessa maggioranza di Governo. Come è noto, la nomina di Nordio è una scelta personale della Premier Meloni con la quale abbiamo avuto occasione di scambi di opinioni prima e dopo le elezioni e la responsabilità del Governo limitandoci a segnalare, da tecnici, tutta una serie di incongruenze. Ci sono poi le numerose gaffe del sottosegretario Del Mastro che ha la delega per il sistema penitenziario che completano un quadro del tutto inadeguato di gestione in un momento storico che non consente tentennamenti e disattenzioni.
Il ruolo di Ministro alla Giustizia – aggiunge il segretario del Sindacato Penitenziari – è troppo importante per essere svolto con i risultati dopo un anno sempre più devastanti e con l’ausilio di un “cerchio magico” che opera senza alcun consenso dei soggetti principali, oltre al personale, i magistrati. Non ci interessa – conclude Di Giacomo – quale possa essere la nuova e futura collocazione di Nordio ma piuttosto di dare una svolta di cui c’è assoluto bisogno”