Suini di provenienza ignota e detenuti illegalmente
Controlli in atto nella zona infetta. Diversi i suini abusivi trovati

La lotta alla peste suina prevede, da settimane, lindividuazione delle carcasse di cinghiali, il depopolamento e macellazione dei cinghiali, la macellazione dei suini nella zona infetta, presenti negli allevamenti commerciali e di quelli a conduzione familiare registrati. La macellazione necessaria per evitare che il virus possa attecchire e diffondersi.
Tuttavia, sta emergendo un altro fenomeno, la presenza nella zona infetta di suini non tracciabili. Se gli animali sono di provenienza ignota e detenuti illegalmente, secondo il decreto legislativo 134, sono previste dure sanzioni per i proprietari (3.000 euro di multa per ogni capo), nonch labbattimento del suino e il sequestro sanitario. Ad oggi i suini trovati senza identificazione sono 16, ma nelle prossime settimane le attivit di controllo continueranno senza sosta.
Alla base della lotta alla peste suina c la tracciabilit degli animali. La mancata tracciabilit arreca grave rischio per la diffusione ed espansione della malattia. La tracciabilit, insieme alle norme di biosicurezza degli allevamenti, determinante anche per le fasi successive alleradicazione della malattia, per poter controllare e mettere in salvo il patrimonio zootecnico suinicolo.
Il Centro di riferimento regionale per le malattie degli animali domestici (C.Re.San.) fa capo al Polo Integrato della Regione Campania UOD Prevenzione e Sanit Pubblica Veterinaria.
I partner del C.Re.San. sono la Regione Campania, il Dipartimento di Medicina Veterinaria e Produzioni Animali dell’Universit degli Studi di Napoli Federico II, lIstituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno e lAsl Salerno
Source: www.irpinia24.it