Stupro Caivano, centro sportivo abbandonato si trasforma in luogo di efferatissime violenze

Borrelli (AVS): “Menefreghismo istituzionale crea degrado e criminalità. Riqualificazione periferie sia priorità della politica”

pexels-giuseppe-di-maria-15800503Caivano - Il centro sportivo Delphinia, che sorge all’interno del Parco Verde di Caivano, è stato chiuso nel 2018. Quello che doveva essere un luogo d’incontro, di sport, di sani valori, si è trasformato lentamente in un territorio di morte e violenza. Nonostante i cittadini, supportati dal deputato Francesco Emilio Borrelli, negli anni abbiano chiesto più volte il recupero dell’area e il ripristino delle attività, nulla è stato fatto. Nemmeno i commissari prefettizi e i sindaci che  si sono succeduti nel corso degli anni sono riusciti a risolvere questo problema. Nel tempo il Delphinia è diventato punto di ritrovo per i tossicodipendenti  e luogo ideale per le attività criminali. Nel mese di luglio all’interno del centro sportivo è stato ritrovato il corpo di un uomo in avanzato stato di decomposizione. Oggi il Delphinia torna al centro delle cronache poiché individuato come il luogo dove si è consumato lo stupro a danno di due cuginette di 13 anni.

“Quello che è accaduto a Caivano ha sconvolto tutta Italia. Uno stupro raccapricciante commesso da giovani e giovanissimi a danno di due 13enni, avvenuto in un territorio tanto degradato quanto privo di alternative, il Parco Verde di Caivano. Il centro sportivo Delphinia rappresentava proprio una di queste alternative, un luogo d’incontro che poteva tenere i giovani lontano dalla strada. Dal 2018, però, quel centro è chiuso e oggi versa in condizioni pietose, forse irrecuperabili. Un luogo di vita che si è lentamente trasformato in un luogo di morte e violenza, colpa del menefreghismo istituzionale e generalizzato che non è stato in grado di rispondere alle esigenze dei cittadini. Il Parco Verde è un luogo complesso, divorato dalla criminalità, riconosciuto come la più grande piazza di spaccio d’Europa, ma dove vivono anche tante persone per bene, che resistono al degrado umano. Queste persone non possono essere abbandonate. Creare alternative alla vita di strada nelle periferie è fondamentale. Non possiamo consentire che le nuove generazioni crescano in luoghi dove lo Stato non esiste e l’unica legge che conta è quella criminale. Se le istituzioni abbandonano queste persone sono complici di tutto quello che accade in questi luoghi. La riqualificazione delle periferie deve essere una priorità assoluta”. Queste le parole di Francesco Emilio Borrelli, deputato di Alleanza Verdi-Sinistra.

Source: www.irpinia24.it