“La memoria è un esercizio continuo” presso la Biblioteca Provinciale Capone

Amatucci: "Tramandare un messaggio significa lasciare una traccia indelebile"

WhatsApp Image 2023-02-01 at 18.38.51Oggi, presso la Biblioteca Provinciale G. e S. Capone di Avellino, l’associazione “Il Bucaneve” ha organizzato un evento per dedicare alla giornata della memoria, un momento di riflessione, letture ad alta voce.

La storia di un genocidio non passa attraverso la dimenticanza ed è obbligo di ognuno continuare a dare testimonianza di quanto, senza memoria, gli eventi si ripetono e si somigliano tra loro:
«È fondamentale ricordare perché tramandare un messaggio, una fotografia, una poesia, uno scritto significa lasciare una traccia indelebile» – ha affermato il giornalista Gianluca Amatucci – «E’ molto difficile parlare soprattutto alle nuove generazioni ma è importante farlo per evitare che quello che è successo possa accadere ancora» – ha continuato Amatucci.

«I giovani non hanno la memoria ma hanno, anche, pochi stimoli e molte gravi lacune che vanno colmate a partire dalle famiglie, passando per la scuola e per gli apparati statali» – ha sottolineato il giornalista – «Bisogna spiegare a questi ragazzi che c’è stato un passato tremendo in merito alla Shoah, ai due conflitti mondiali, al conflitto in Ucraina, che oggi ancora prosegue, e agli altri conflitti che ancora sono in corso e di cui nessuno parla. Questi sono tutti esercizi della memoria che dobbiamo fare con noi stessi e che dobbiamo tramandare» – ha concluso Amatucci.

Anche Liliana Segre nel suo libro ” La memoria rende liberi” afferma che l’indifferenza è stata quella scintilla che ha creato nelle persone la paura di affrontare le testimonianze: «Il progetto nasce dalla consapevolezza di quanto sia importante la testimonianza. Anche Liliana Segre afferma che si rammarica di non aver parlato prima ma il suo silenzio è stato molto profondo sia in sé stessa sia nel raccontare le storie degli altri» – ha affermato Maria Ronca, Presidente dell’associazione “Il bucaneve” – «Passare dal silenzio alla testimonianza è stata per lei una forte consapevolezza, che l’ha resa convinta che tramandare fosse importante, soprattutto per le giovani generazioni. È fondamentale trasferire la violenza fisica e psicologica che è stata» – ha concluso Ronca.

Source: www.irpinia24.it