“Don Riboldi – Il coraggio tradito”, il nuovo libro di Pietro Perone

Perone: "don Riboldi e i giovani dimostrarono che la camorra poteva essere sconfitta"

photo_2023-01-12_19-53-42Questo pomeriggio è stato presentato al Circolo della Stampa il nuovo libro di Pietro Perone “Don Riboldi – Il coraggio tradito”, all’interno del quale vengono ripercorse le tappe essenziali del suo impegno per la legalità e per la dignità umana.

L’autore, attraverso questo libro non solo vuole commemorare il ricordo di Don Riboldi, ma soprattutto ricordare che la lotta alle mafie e tutt’ora centrale, nonostante in politica si parli raramente di questa delicata tematica: «È un periodo in cui si parla sempre meno di mafia e di camorra, come se il problema fosse stato risolto. Tutt’altro, è semplicemente scomparso dai radar della politica in un momento in cui con le risorse del PNRR la mafia, la camorra e la ‘ndrangheta si avviano a fare i grandi affari, che almeno qui in Campania sono pari a quelli che si fecero subito dopo il terremoto dell’Ottanta»ha affermato Perone.

Proprio per questo motivo, parlare di don Riboldi e di ciò che è accaduto negli anni Ottanta è importante affinché si riaccenda una lotta concreta contro la malavita: «Ricordare don Riboldi significa ricordare un impegno, una stagione di grandi speranze e che forse oggi bisognerebbe ripetere. “Ricordare per rinascere” diceva Don Riboldi. La speranza che questo ricordo serva a far rinascere una mobilitazione contro la criminalità organizzata» – ha ribadito l’autore.

D’altronde, lo stesso Perone è stato uno dei “ragazzi” di don Riboldi, che insieme dimostrarono che la camorra poteva essere fronteggiata e sconfitta: «Che la camorra sia un fatto strutturale della società è una cosa a cui non ci si può rassegnare, perché dovremmo dire che la nostra società si porta all’interno il germe della violenza, della sopraffazione, dell’affarismo» – ha dichiarato Perone – «Non credo che la mafia sia un fenomeno strutturale. Si piò sconfiggere, se si creano le condizioni sociali, politiche ed economiche, affinché poi la criminalità organizzata non rinasca. In questo libro, che porta nel sottotitolo “Il coraggio tradito”, si prova a dire questo, che all’epoca don Riboldi e i giovani dimostrarono che la camorra poteva essere sconfitta» – ha concluso l’autore.

Source: www.irpinia24.it