Approvato il regime italiano nell’ambito del dispositivo per la ripresa e la resilienza

A sostegno della produzione di biometano

pexels-freestocksorg-113885La Commissione europea ha approvato, ai sensi delle norme dell’UE in materia di aiuti di Stato, un regime nazionale, messo a disposizione attraverso il dispositivo per la ripresa e la resilienza, inteso a sostenere la costruzione e la gestione di impianti di produzione di biometano nuovi o convertiti. La misura rientra nella strategia dell’Italia per ridurre le emissioni di gas a effetto serra e aumentare la sua quota di energie rinnovabili. Il regime contribuirà inoltre agli obiettivi del piano REPowerEU di ridurre la dipendenza dai combustibili fossili russi e di portare avanti rapidamente la transizione verde.

Margrethe Vestager, Vicepresidente esecutiva responsabile della politica di concorrenza, ha dichiarato: ”Il regime di aiuti italiano che abbiamo approvato oggi promuoverà la produzione dell’UE di biometano sostenibile da utilizzare nei settori dei trasporti e del riscaldamento, in linea con il piano REPowerEU. La misura di aiuto italiana, che sarà in parte finanziata dal dispositivo per la ripresa e la resilienza, aiuterà l’Italia a conseguire i suoi obiettivi di riduzione delle emissioni, a ridurre la sua dipendenza dai combustibili fossili russi e a migliorare la sicurezza dell’approvvigionamento di gas, limitando nel contempo le possibili distorsioni della concorrenza.”

Il regime italiano

Il regime notificato dall’Italia, in essere fino al 30 giugno 2026, sarà parzialmente finanziato con il dispositivo per la ripresa e la resilienza, a seguito della valutazione positiva, effettuata dalla Commissione e adottata dal Consiglio, del piano per la ripresa e la resilienza dell’Italia.

Il regime sosterrà la produzione di biometano sostenibile da immettere nella rete nazionale del gas per essere utilizzato nei settori dei trasporti e del riscaldamento. In particolare, la misura è volta a promuovere la costruzione e il funzionamento di impianti di produzione di biometano nuovi o convertiti in Italia. Per poter beneficiare di un aiuto nell’ambito del regime, la produzione di biometano deve essere conforme ai requisiti stabiliti nella direttiva dell’UE sulle energie rinnovabili. Affinché il biometano sia utilizzato specificamente nel settore dei trasporti, solo la produzione di biometano avanzato, il carburante più sostenibile e rispettoso dell’ambiente, sarà ammissibile agli aiuti per sostenere l’UE a conseguire i suoi obiettivi in materia di clima ed energia.

L’aiuto sarà concesso cumulativamente sotto forma di:

  1. sovvenzioni agli investimenti, con un bilancio totale di 1,7 miliardi di €, che saranno versati a tutti i progetti finanziati al termine della fase di costruzione. L’importo dell’aiuto per progetto coprirà fino al 40% dei costi di investimento ammissibili;
  2. tariffe di incentivazione, con un bilancio stimato di 2,8 miliardi di €, da pagare durante la fase operativa dei progetti, per un periodo di 15 anni. Le tariffe di incentivazione, espresse in EUR/MWh, saranno determinate in una gara d’appalto competitiva secondo il principio dell’offerta a pagamento. Il sostegno coprirà la differenza tra le tariffe di incentivazione e l’evoluzione dei prezzi del gas e sarà erogato su base mensile. In caso di aumenti elevati del prezzo del gas, è in atto un meccanismo di recupero che consente il rimborso di qualsiasi importo superiore alle tariffe di incentivazione.

I progetti saranno selezionati mediante una procedura di gara trasparente e non discriminatoria, in cui i beneficiari concorreranno per l’importo più basso della tariffa di incentivazione necessaria per la realizzazione di un singolo progetto. Il primo invito a presentare progetti inizierà a partire dal 2022. Al fine di beneficiare dei finanziamenti attraverso il dispositivo per la ripresa e la resilienza, la costruzione o la trasformazione di impianti di produzione di biometano devono essere completate entro il 30 giugno 2026.

Valutazione della Commissione

La Commissione ha valutato il regime alla luce delle norme dell’UE in materia di aiuti di Stato, in particolare dell’articolo 107, paragrafo 3, lettera c), del trattato sul funzionamento dell’Unione europea (“TFUE”), che consente ai paesi dell’UE di sostenere lo sviluppo di talune attività economiche a determinate condizioni, e della disciplina in materia di aiuti di Stato a favore del clima, della tutela dell’ambiente e dell’energia 2022.

I Servizi della Commissione hanno rilevato quanto segue:

  • il regime favorisce lo sviluppo di talune attività economiche, in particolare la produzione di biometano sostenibile;
  • l’aiuto produce un effetto di incentivazione, in quanto, senza il sostegno pubblico, i beneficiari non realizzerebbero gli investimenti nella produzione sostenibile di biometano nella stessa misura; 
  • la misura ha un impatto limitato sulla concorrenza e sugli scambi all’interno dell’UE. In particolare, è necessario e opportuno ridurre la dipendenza dai combustibili fossili russi e accelerare la transizione verde. È inoltre proporzionato e gli effetti negativi sulla concorrenza e sugli scambi nell’UE saranno limitati, considerando le dimensioni dei progetti, gli importi degli aiuti e le caratteristiche del settore. Saranno inoltre previste le necessarie misure di salvaguardia che limitano al minimo l’aiuto, tra cui una procedura di gara competitiva per la concessione dell’aiuto e un meccanismo di recupero in caso di aumenti dei prezzi di mercato.

Su queste basi la Commissione ha approvato la misura in quanto conforme alle norme dell’Unione sugli aiuti di Stato.

Informazioni generali

Tutti gli investimenti e le riforme che comportano aiuti di Stato, anche quelli previsti dai piani nazionali per la ripresa e la resilienza presentati nel contesto dell’RRF, devono essere notificati alla Commissione per approvazione preventiva, a meno che non soddisfino le condizioni di esenzione per categoria in materia di aiuti di Stato.

La Commissione valuta in via prioritaria i provvedimenti che comportano aiuti di Stato contenuti nei piani nazionali per la ripresa presentati nel contesto dell’RFF e, per facilitare la rapida attuazione del dispositivo, ha fornito orientamenti e sostegno agli Stati membri nelle fasi preparatorie dei piani nazionali. Allo stesso tempo, nel processo decisionale la Commissione si accerta che le norme applicabili in materia di aiuti di Stato siano rispettate, al fine di garantire la parità di condizioni nel mercato unico e assicurarsi che i fondi del dispositivo per la ripresa e la resilienza siano utilizzati in modo da ridurre al minimo le distorsioni della concorrenza e non escludere gli investimenti privati.

La disciplina in materia di aiuti di Stato a favore del clima, della tutela dell’ambiente e dell’energia 2022 fornisce orientamenti sul modo in cui la Commissione valuterà la compatibilità della tutela dell’ambiente, compresa la protezione del clima, e delle misure di aiuto per l’energia soggette all’obbligo di notifica di cui all’articolo 107, paragrafo 3, lettera c), del TFUE. I nuovi orientamenti, applicabili a partire da gennaio 2022, creano un quadro flessibile e idoneo allo scopo per aiutare gli Stati membri a fornire il sostegno necessario per conseguire gli obiettivi del Green Deal in modo mirato ed efficace sotto il profilo dei costi. Le norme comportano un allineamento agli importanti obiettivi e traguardi UE stabiliti nel Green Deal europeo e ad altre recenti modifiche normative nei settori dell’energia e dell’ambiente e tengono conto della crescente importanza della protezione del clima.

Per ulteriori informazioni

La versione non riservata della decisione sarà consultabile sotto il numero SA.100704 nel registro degli aiuti di Stato nella sezione del sito web della Commissione dedicata alla concorrenza una volta risolte eventuali questioni di riservatezza. Le nuove decisioni relative agli aiuti di Stato pubblicate su internet e nella Gazzetta ufficiale figurano nel bollettino elettronico di informazione settimanale in materia di concorrenza (Competition Weekly e-News).

Source: www.irpinia24.it