Chitarre al Cimarosa, Viti suona Napoli

Il programma del concerto

Auditorium-CimarosaDopo il successo registrato ad Avellino, il Coro delle Voci Bianche replica a Solofra. Martedì 28 giugno, alle ore 19.00, i piccoli coristi del Cimarosa si esibiranno a Palazzo Orsini. Diretti dal Maestro Gina Grassi, il Coro sarà accompagnato da Concetta Varricchio al pianoforte, Nicola Cirino, Maria Lamberti, Luisa Santangelo, Maria Azzurra Martini (clarinetti), Eduardo Alvino alle percussioni e dalle voci soliste di Laura Pia Panarella e Maria Esposito.

Giovedì 30 giugno, invece, torna l’appuntamento con Le Scritture (ore 19.00 Aula Magna «Mario Cesa»). Il progetto si occupa delle scritture del suono nelle sue multiformi declinazioni. L’ultimo incontro prima della pausa estiva, focalizzerà l’attenzione sulle sintesi ritmiche della poesia e del canto.

Doppio appuntamento venerdì 1° luglio. Nell’ambito de “I Concerti Cameristici del Cimarosa”, sul palco dell’Auditorium «Vitale» (ore 20), il quartetto composto da Carmela Osato (soprano), Carmine Laino e Vincenzo Bruschi (contrabbasso) e Pierfrancesco Borrelli (pianoforte) interpreterà “Virtuosismo e passione nei salotti romantici di Giovanni Bottesini”. Un concerto dedicato al più grande contrabbassista della storia, autore di grande spessore e rilievo. Fine compositore e direttore d’orchestra, Bottesini era definito il Paganini del contrabbasso.

Mentre alle ore 20 nell’Aula Magna «Mario Cesa» torna “Chitarre al Cimarosa”. La rassegna internazionale, alla sua prima edizione, dedicherà il nono appuntamento a “La chitarra a Napoli tra Settecento e Ottocento”. Il programma vede protagonista una splendida chitarra Gennaro Fabricatore del 1826, appartenente alla collezione privata del noto liutaio di violini Vincenzo Anastasio, affidata in uso dal proprietario a Piero Viti. Gennaro Fabricatore, insieme al padre Giovanni Battista Fabricatore, appartenne ad una famiglia di liutai napoletani tra i più apprezzati in tutta Europa tra la metà del Settecento e i primi decenni dell’Ottocento, i cui strumenti, che segnarono anche la definitiva evoluzione dell’antica chitarra a cinque corde doppie (di derivazione barocca) alla chitarra “moderna” a sei corde semplici, furono suonati dai maggiori chitarristi dell’epoca.

Il programma del concerto è incentrato su pagine di chitarristi legati alla coeva Scuola Napoletana sette-ottocentesca, tra cui quelle di alcuni celebri maestri che utilizzarono come proprio strumento una chitarra Gennaro Fabricatore. Opening: Davide Ferrara.

Source: www.irpinia24.it