“Il grande inganno”, il nuovo libro di Pomicino presentato all’Hotel De La Ville

Pomicino: “Speriamo di creare nelle coscienze di ciascuno una rivoluzione”

WhatsApp Image 2022-06-24 at 22.52.45Avellino – Oggi, presso l’Hotel De La Ville, si è tenuta la presentazione del libro “Il grande inganno. Controstoria della Seconda Repubblica” di Paolo Cirino Pomicino, ex ministro per la pubblica amministrazione della Repubblica italiana: «Il titolo scelto, “Il grande inganno”, evidenzia che il declino economico, sociale, meridionale del Paese in questo momento attuale è accompagnato da una narrazione piena di manipolazioni e di notizie false. L’unico modo per spiegare alle persone cos’era l’Italia e cos’è l’Italia oggi è raccontare i fatti, dato che questi sono rivoluzionari. Noi speriamo di creare nelle coscienze di ciascuno una rivoluzione per capire come poter uscire da questo degrado del Paese».

Lavoro, sanità e il lungo aspro divario tra Nord e Sud risultano essere solo alcune delle tematiche analizzate nelle pagine del testo di Pomicino: «Il Mezzogiorno al 31 dicembre del ʹ92 aveva 6 milioni e 600.000 occupati, il 31 dicembre del 2019, prima della pandemia, gli occupati erano sei milioni e 100.000, c’era stata una perdita di circa 500.000 posti di lavoro» – ha aggiunto lo scrittore- «Il Mezzogiorno ancora oggi è legato ad una situazione sanitaria drammatica perché, in realtà, la spesa pro capite per i meridionali è di settanta, ottanta o cento euro in meno rispetto a quella della Lombardia o del Veneto. Doveva infatti esserci un fondo che non c’è mai stato».

«Da questa situazione si può uscire se tutti i partiti, che hanno abbandonato la propria identità, la democrazia interna che viene imposta dall’articolo 49 della Costituzione, riassumano una cultura di riferimento e riscoprano gli organi collegiali, capaci di reclutare la classe dirigente non in maniera cortigiana» – ha affermato Pomicino – «In questo modo diventerà nuovamente un Paese guidato dalla democrazia dei partiti e non da comitati elettorali di ciascun segretario nazionale».

Durante l’evento, L’ex ministro ha ricordato con affetto Ciriaco De Mita, esprimendo una profonda stima, che va al di la dei confini e delle diversità politiche: «Non ero molto d’accordo con la corrente guidata da De Mita ma questo non ha mai impedito una nostra reciproca empatia. Infatti, nel 2017 facemmo l’ultimo convegno insieme a Roma, nell’ex convento di Santa Dorotea, per tentare di rivitalizzare i democratici cristiani della seconda Repubblica» – ha concluso lo scrittore.

Source: www.irpinia24.it