“Referendum giustizia”: il dibattito al Circolo della Stampa

Nappi: “La parola dei cittadini è uno strumento per scuotere questo immobilismo”

WhatsApp Image 2022-06-09 at 21.09.41 Avellino – Oggi, presso il Circolo della Stampa, in occasione della chiamata alle urne, prevista il 12 giugno, si è tenuto l’evento “Referendum Giustizia: verso una scelta consapevole”:

«Sono quaranta anni che la giustizia non funziona, è drammaticamente un luogo di ritardi, non ha tempi, non ha certezze, non ha regole e colpisce soprattutto i cittadini comuni» – ha affermato il prof. Severino Nappi, docente di Diritto del Lavoro – «In parlamento si ferma qualsiasi riforma quindi la parola ai cittadini è uno strumento per scuotere questo immobilismo drammatico che conviene a chi oggi sta giocando per il “no”».

«Quelli che fanno il tifo per il fallimento del quorum in realtà sono nemici della modernizzazione, dei valori costituzionali, della democrazia, dello stato di diritto, del Paese» – ha continuato Nappi – «Sono coloro che credono che questa opzione sia il fallimento di una parte politica quando, in realtà, è la drammatica evidenza di una situazione che deve essere risolta e affrontata con chiarezza».

«Siamo pronti anche a un confronto tra il “no” e il “sì” e ad accogliere la libertà di opinione di chi non vuole questa riforma. Invitare i cittadini a scegliere di non scegliere è la cosa più inquietante e pericolosa rispetto a quello che accade» –  ha concluso il docente.

Presunzione di non colpevolezza, il giusto processo e la giusta durata, sono solo alcuni dei temi, da non sottovalutare, secondo l’on. Francesco Urraro, membro della Commissione Giustizia del Senato: «Sottesi ai cinque quesiti referendari che, apparentemente, possono avere un elevato tasso di tecnica, sono insiti dei principi e dei patrimoni valoriali e costituzionali a mio avviso davvero importanti» – ha affermato Urraro – «Parliamo dei temi: la presunzione di non colpevolezza, il giusto processo, la ragionevole durata dei processi, le responsabilità dei numeri e dei report da cui si è partiti e che forniscono dati raccapriccianti».

«Va difeso, prima di tutto, l’istituto referendario. Oggi a pochi giorni dal voto, rispetto ai sondaggi che danno il 30% che è assolutamente insufficiente per raggiungere il quorum, ci appelliamo a ciascuno di quelli rientrano nel 30% per poter convincere chi è dubbioso o vuole astenersi».

Presente all’incontro anche Nello Pizza, segretario provinciale del Partito Democratico, che ha espresso la necessità di coordinare al meglio il sistema giudiziario: «Ritengo che i referendum siano utili quando parlano dei grandi temi. Se invece, parliamo di argomenti molto tecnici, quali l’eliminazione della facoltà, da parte del giudice, di disporre una misura cautelare per rischio di reiterazione del reato, significa non poter più applicare nessuna misura cautelare».

«Quest’aspetto va valutato e preso in considerazione da chi si occupa di questa materia, anche perché poi va coordinato con il nostro sistema giudiziario. Gli stessi tecnicismi riguardano la legge Severino: è qualcosa che, nello Stato moderno, non dovrebbe neanche esserci. Anche sulla separazione delle carriere, che può sembrare un aspetto più generale, ma che, in realtà, richiede competenze tecniche, inserite in un sistema le cui norme vanno coordinate» – ha concluso Pizza.

Source: www.irpinia24.it