Noi Di Centro – Un incontro per riportare l’Irpinia al centro

Mastella: "Pensare ai problemi di Napoli, ma senza offuscare quelli del resto della Regione"

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Questa mattina, presso il Circolo della Stampa di Avellino, si è tenuto il dibattito “Idee per riportare l’Irpinia al Centro della Campania”, promosso da “Noi Di Centro”.

L’evento è stato organizzato dal Segretario Regionale “Noi di Centro”, Luigi Bosco, dal Vice Segretario Regionale “Noi di Centro”, Guerino Gazzella, e dal Segretario Provinciale “Noi di Centro”, Ciro Aquino, e ha visto la partecipazione dell’Assessore Regionale al turismo ed alla semplificazione, Felice Casucci, della Senatrice della Repubblica, Sandra Lonardo, del Consigliere della Regione Campania “Noi di Centro”, Luigi Abbate, del Consigliere della Regione Campania “Noi di Centro”, Maria Luigia Iodice, e del Segretario Nazionale “Noi di Centro”, Clemente Mastella.

Sulle motivazioni di questo incontro, il Segreterio Nazionale “Noi Di Centro”, Clemente Mastella, si è espresso dichiarando «Le disattenzioni riguardo le aree interne vengono da tutti gli enti istituzionali preposti, che evidentemente fanno fatica a dare risposte. Occorre forse aumentare il volume della richiesta e alzare maggiormente la voce, in termini corretti e cordiali come giusto sia tra istituzioni democratiche, però non è più lo sguardo sguardo affettuoso che c’era un tempo. Manca una classe politica oggi.

Io porto avanti una doppia ipotesi di lavoro politico, a fronte di una insorgenza di trascuratezza nei nostri confronti. C’è una “Campania del Nord” e una “Campania del Sud”. Si parla spesso di Napoli, anziché della Campania, e delle sue difficoltà. I problemi di Napoli sono talmente grandi da soffocare i nostri, però noi abbiamo bisogno di comprendere sì i problemi di Napoli, ma senza che siano spiazzanti rispetto a noi. Da qui una delle ipotesi è di non avere l’atteggiamento di chi ha figli e figliastri, con questa dinamica così immobile e così statica

86baf1f1-0183-4e09-917d-8f0e9ea3d3e0Sul rapporto del partito con il PD, aggiunge «C’è un po’ d’incertezza rispetto al rapporto con il PD. Vengono colte le ragioni dell’allargamento, a mio parere di illusione, che coltiva parte del PD nel raggiungere i 5 Stelle, ma si tratta di una sconfitta già annunciata per le prossime elezioni politiche. O si allarga verso il centro, che in fondo è stata anche la natura per il quale si è vinta l’ultima elezione regionale sia in Campania che in Puglia, dove, aldilà dei personaggi, si è creata questa parentela politica che ha determinato un successo enorme. Allargando al centro.

Inoltre, in Campania, l’area centrale è molto più forte di quella di sinistra, intesa come sinistra tradizionale non come PD. Però, se intende andare avanti in questi termini del fare la guerra a noi, abbiamo vinto a Caserta, a Benevento, e continuiamo a farlo dovunque, quindi non credo sia conveniente per loro.

Poi ho l’idea che stia tornando un certo ideologismo destra-sinistra. A destra chi insiste, anche nelle guerriglie che si fanno tra personaggi politici su chi guiderà e arriverà primo al traguardo la volta prossima, mentre a sinistra c’è il ritorno di un ideologismo anti-americano, all’insegna di un pacifismo che non trova credito e riscontro nella bontà delle idee che vengono portate avanti. I 5 Stelle, ad esempio, che chiedono a Guerini del PD di scindere le proprie responsabilità dagli aiuti alla difesa dell’Ucraina, è sintomo di un alleanza un po’ sbiadita, che non so fino a quando possa andare avanti. Inoltre, il fenomeno 5 Stelle si è asciugato parecchio, e assieme non vincono più le elezioni, questa è la mia opinione. O allargano, parlano con noi, e va benissimo, o vinciamo tranquillamente da soli come dimostrato a Benevento e altrove.

Io ho lanciato un appello all’unità come feci con la Margherita, e in Campania, bene o male, siamo nell’area più forte, dove resistiamo e andiamo avanti. Serve un atteggiamento politico completamente diverso

Abbiamo raccolto anche le parole dell’Assessore Regionale al turismo ed alla semplificazione, Felice Casucci, che riguardo al tema del turismo in Irpinia e della riqualificazione del Laceno ha dichiarato «Speriamo di farcela con la gara per la seggiovia del Laceno. Abbiamo lottato molto tra Acamir (Agenzia Campana Mobilità Infrastrutture e Reti) e il Comune di Bagnoli Irpino, e mi sembra che il lavoro fatto in Regione Campania abbia portato ad un buon risultato. È stato un lavoro proficuo e la cabina di regia, tramite delle delibere specifiche di giunta, ha raggiunto questo risultato intermedio, da cui speriamo di partire il prima possibile. Noi abbiamo molte risorse di piano nazionale perché non abbiamo un comprensorio sciistico in Campania, quindi stiamo puntando sull’Irpinia e in particolar modo sul Laceno. Ci sarebbe anche la zona tra Sannio e la Provincia di Caserta, con “Bocca della Selva”, e anche lì dobbiamo ripartire, ma siamo molto indietro.

Bisogna realizzare tutto correttamente e semplificare le procedure. Stiamo lavorando anche su questo profilo, con una governance regionale di semplificazione delle procedure, e bisogna affidare rapidamente le gare. Nell’affidarle, però, bisogna anche tener conto di un contesto che deve ripartire e che lavori in funzione di un risultato, che è quello del comprensorio sciistico, e montano in generale.»

78fbddde-7e58-4ecd-8a8c-db4e4be4ebb4Sempre sul tema dell’incentivo al turismo, e nello specifico sulla questione della fondazione “Sistema Irpinia”, aggiunge «La fondazione “Sistema Irpinia” è un soggetto autonomo. Io ho affiancato la Provincia di Avellino dalla cui costola nasceva tale fondazione, un soggetto privatistico in quanto fondazione, che nasce con una partecipazione pubblicistica.

Noi possiamo semplicemente affiancare tutto ciò che attiene agli investimenti pubblici nel settore della cultura, della promozione territoriale e del turismo. Sostenere con dei fondi specifici, in questo momento, non è previsto, però bisogna capire tutto ciò che è stato fatto fino ad ora e preservarlo, perché è importante. Io sono venuto qui e ho seguito dei momenti di rappresentazione di questa fase autonoma che è stata realizzata, e credo che il presidente Buonopane sarà sicuramente in grado di far bene, così come ha fatto già in questi primi tempi del suo mandato, e vedremo.

Per il momento non ci sono previsioni della Regione Campania di intervenire su questo aspetto, perché vi è un profilo istituzionale che lo impedisce, però nulla vieta che all’interno delle progettualità più ampie che riguardano i fondi per la cultura vi sia la possibilità di sostenerlo, ovviamente in una logica di trasparenza

Source: www.irpinia24.it