“Invecchiamento 2.0 – Non è mai tardi per prendersi cura di sé”, prevenzione e consigli per tenersi giovani

Vecchione: "In qualsiasi età, ci si può prendere cura della propria salute"

WhatsApp Image 2022-05-06 at 18.49.39Avellino - Oggi, presso l’ex carcere borbonico, si è tenuto il convegno ”Invecchiamento 2.0 – Non è mai tardi per prendersi cura di sé“, a cura dell’associazione Inner Wheel in collaborazione con la  dott.ssa Francesca Vecchione, specialista in Neuropsicologia.

Durante la conferenza si è affrontato il tema dell’invecchiamento, in termini di prevenzione e delle buone abitudini da mettere in pratica, soprattutto dal punto di vista cognitivo, nutrizionale e motorio. 

«L’incontro di oggi è finalizzato non tanto a fornire delle opzioni su come invecchiare bene, bensì ad aumentare la consapevolezza che è possibile farlo, a partire da oggi» ha dichiarato la dott.ssa Francesca Vecchione - «In qualsiasi età, ci si può prendere cura della propria salute, anche attraverso non solo esercizi di tipo cognitivo, ma anche attraverso esercizi sul proprio corpo, con una nutrizione sana e facendo sport, con delle attività specifiche».

«Abbiamo qui due pilastri della neuropsicologia, ossia la prof.ssa Cecilia Guariglia dell’Università “La Sapienza”, punto di riferimento nel settore, e la dott.ssa Maddalena Boccia che ha recentemente vinto un importante premio europeo. Ci sono anche due professionisti della salute che operano sul territorio di Avellino: il nutrizionista Ugo Maria Bruschi, riguardo ai temi delle buone abitudini da mettere in atto per quanto riguarda le abitudini alimentari; e la fisioterapista Maria Irpino, riguardo alle attività fisiche e agli sport più indicati da mettere in atto per un invecchiamento sano»

Valutare l’invecchiamento, in continua crescita nella nostra società, e contrastarlo grazie alle nuove tecnologie, questo è ciò che si evince nelle parole di Cecilia Guariglia, prof.ssa di Psicobiologia e Psicologia Fisiologica, presso l’Università “La Sapienza” di Roma:  «Il problema emergente nella nostra società consiste in un numero di anziani che tende ad aumentare e questo, purtroppo, corrisponde anche a un aumento delle persone che hanno difficoltà. La percentuale di anziani, in Italia, è la più alta d’Europa: tale percentuale deve mantenere un livello di salute e delle attività molto buone, in modo da rappresentare una ricchezza, e non un peso, per l’intera società. In questa logica, stiamo cercando di trovare strumenti per valutare l’invecchiamento e individuare il rischio dell’insorgenza di patologie cognitive e, quindi, di una perdita di autonomia».

Allenare la mente e la memoria potrebbe identificare un buon metodo per rallentare l’invecchiamento e mantenersi giovani, ha così suggerito la la dott.ssa Maddalena Boccia, ricercatrice presso l’Università “La Sapienza” . «L’idea è quella di individuare gli indizi precoci di un’eventuale malattia, sappiamo che alcune abilità sono più indicative di altre” conclude  “Ad esempio, le abilità di memoria per l’ambiente che ci circonda, ossia la memoria topografica: è su quest’aspetto che bisogna intervenire, sia in termini di diagnosi precoce, sia soprattutto, in termini di allenamento di queste attività che sappiamo essere legate all’invecchiamento patologico. Sappiamo che tendono a indebolirsi con il passare degli anni e, quindi, è importante intervenire anche in questo senso».

Source: www.irpinia24.it