La buona eredità – Un convegno regionale sul cancro ovarico

Gerosolima: "Informare quante più possibili donne riguardo questo killer silenzioso"

66a09bdb-1a34-4d21-96e5-99b2d1f18677Oggi, presso l’Hotel de la Ville, si  è svolto il convegno “La prevenzione del carcinoma ovarico: la buona eredità” organizzato da Acto Campania in collaborazione con l’Istituto Tumori “G. Pascale” di Napoli, e a cui hanno partecipato i maggiori esperti regionali del settore. 

La “buona” eredità è un progetto ispirato da Mirosa Magnotti che ha sperimentato in prima persona la necessità urgente di mettere in campo ogni tipo di strategia per sconfiggere il cancro ovarico, il “killer silenzioso”. La sua notevole aggressività e l’assenza di sintomi premonitori impone un livello di sorveglianza molto elevato e una particolare attenzione alla prevenzione che in questo caso passa anche dall’indagine genetica. Il concetto di “buona” eredità esprime quanto uno svantaggio iniziale possa trasformarsi in un’opportunità, grazie alla tracciabilità del gene mutato all’interno della famiglia, Un campanello d’allarme prezioso che permette di attuare, precocemente, la profilassi più efficace. Il fattore tempo è fondamentale e rappresenta il discrimine tra un esito sfavorevole e la sopravvivenza.

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Inoltre, è stato presentato anche un progetto di Borsa di Studio intitolato appunto a Mirosa Magnotti, e destinato a un ricercatore in ambito oncologico.

Riguardo questa giornata di confronto, il presidente di Acto Campania, Giovanni Gerosolima, si è così espresso «La buona eredità è la possibilità che una paziente, affetta da una determinata mutazione genomica, può avere la possibilità data dal decreto 100, ovvero di avere esami genetici gratuiti per i suoi famigliari. Quindi è  importante nel campo della prevenzione.

Questa è una cosa molto importante, ed è il senso della buona eredità. Perché noi dobbiamo avere la possibilità di informare quante più possibili donne, riguardo a questo killer silenzioso, che quando viene scoperto è già in uno stadio abbastanza avanzato. Quindi più prevenzione e maggiore informazione. Stare vicino alle pazienti e stimolare le istituzioni a fare sempre di più.

Mirosa ci ha lasciato un  bel segnale e mi preme continuare la sua azione nell’Acto. Essere vicino ai pazienti e stimolare le istituzioni. Inoltre è stata istituita questa borsa di studio per un giovane ricercatore, che sarà scelto tra le varie provincie. Partendo da Napoli come centro pilota e poi ci sposteremo nelle altre provincie.»

011ba760-4201-47a8-b2df-10ebd4960811Il programma dell’evento ha visto:

- Saluti e introduzione a cura di: A. Bianchi, A. D’Argenzio, R. Pizzuti M.R. Romano.
- ACTO: iniziative per la prevenzione, a cura di G. Gerosolima.
- Lo screening ecografico del carcinoma ovarico: una nuova sconfitta, a cura di S. Cecere.
- La Rete Oncologica e il decreto 100, a cura di S. Pignata.
- ICOM dei tumori ereditari:
- Il bilancio di un anno di attività, riportato da:

S. Gallo, M. Pensabene, S. Visconti per l’Istituto Nazionale Tumori Pascale, Napoli;

C. Cridelli, E. Rossi per l’A.O.R.N. Moscati, Avellino;

C. De Angelis, S. De Placido per l’A.O.U. Federico II, Napoli;

F. Ciardiello, M.T. Vietri per l’ A.O.U. Vanvitelli, Napoli;

A. Faiella, F. Riccardi per l’A.O.R.N. Cardarelli, Napoli;

S. Amabile, S. Pepe per l’A.O.U. Ruggi, Salerno.

Source: www.irpinia24.it