“Insieme contro l’usura e il racket”, la Campania unita contro l’ illegalità
Spena: "Bisogna partire dai ragazzi per diffondere la cultura della legalità"
Avellino – Da oggi parte “Insieme contro l’usura e il racket”, l’iniziativa per contrastare la criminalità, organizzata dall’Assessorato alla Sicurezza, Legalità, Immigrazione della Regione Campania.
Il progetto si terrà dal 20 aprile al 5 maggio e approderà in diverse località come Avellino, Benevento, Caserta e Salerno, Napoli, unite per diffondere un unico obiettivo: informare i cittadini, soprattutto i più giovani, coinvolgendoli in dibattiti pubblici sui delicati temi dell’usura e del racket e soprattutto mettendo a disposizione, per chi è vittima della criminalità, gli strumenti utili alla giusta tutela.
«Sono 11 tappe in tutta la Regione Campania In questa bellissima giornata partiamo da Avellino» - ha esordito l’Assessore alla Legalità della Regione Campania, Mario Morcone – «L’idea è quella di convincere le persone che lo Stato e la Regione sono vicini, bisogna avere coraggio e voglia di denunciare e superare il timore che in tali situazioni non deve esserci. La crisi economica, la pandemia e adesso i soldi del PNRR, in questo clima decadente, favoriscono l’avvento della criminalità. Dobbiamo contrastare tutto ciò».
Denunciare le ingiustizie generate dalla criminalità è un dovere verso la società ma soprattutto un passo avanti verso la legalità. Questo è ciò che si deduce dalle parole del Prefetto Paola Spena, che ha dichiarato: «La richiesta di pizzo, l’imposizione di prodotti, l’assunzione del soggetto che però non viene a lavorare sono tutte modalità con cui la criminalità organizzata cerca di fare una stretta sull’economia, dal piccolo commerciante al cantiere e all’appalto. Quindi, è necessario favorire la sensibilizzazione su questo tema perché le denunce di estorsione e usura sono poche. Occorre, invece, denunciare alle forze dell’ordine le quali sanno bene come accompagnare con una modalità di protezione. Denunciare conviene perché ci sono delle risorse messe a disposizione dallo Stato a titolo di risarcimento per il danno, anche psicologico. Importanti sono anche queste iniziative che coinvolgono i ragazzi perché è da loro che bisogna partire per diffondere la cultura della legalità».
Presente, in questa prima tappa ad Avellino, anche il Sottosegretario di Stato del Ministero dell’interno, Carlo Sibilia, che ha sottolineato l’importanza di dar voce a questa iniziativa, soprattutto in un contesto come la Campania, colpito maggiormente dalla criminalità organizzata e che difficilmente concede spazio alla legalità: «Questi temi, purtroppo, interessano tutta la Campania. Oggi occorre far sapere alle persone che abbiamo un sistema che consente di dare una risposta, prima ancora che intervenga la Magistratura» - ha dichiarato il Sottosegretario all’Interno – «Lo Stato, con i suoi fondi di solidarietà, riesce ad intervenire per tutti quelli che denunciano e poi con la Commissione al Viminale c’è la possibilità di elargire un contributo importante che consente di non essere più schiavi dell’usura e del racket. Questo strumento, voluto da Giovanni Falcone, si attiva a seguito della denuncia la quale, quindi, consente di avere un prestito a fondo perduto per le vittime di racket o un prestito in dieci anni con interessi agevolati per chi è vittima di usura».