Emergenza Ucraina, Sibilia: “Solidarietà e diplomazia per la fine del conflitto”
Il Sottosegretario all'Interno ha consegnato un carico di materiali sanitari che partiranno immediatamente per raggiungere il popolo ucraino
Avellino – Stamattina, il Sottosegretario di Stato al Ministero dell’Interno Carlo Sibilia ha fatto tappa al centro anziani in via Annarumma, ormai da giorni impegnato in attività di raccolta di beni di prima necessità, medicine e attrezzature di primo soccorso, da destinare ai cittadini ucraini che stanno vivendo in prima persona il tragico orrore della guerra.
Il sottosegretario, mostrando ampio sostegno e forte vicinanza al popolo ucraino, ha consegnato un carico di materiali sanitari e per il primo soccorso che partiranno immediatamente per raggiungere chi ne ha bisogno.
«Stiamo dando la nostra vicinanza a tutti i livelli tra cui quello della solidarietà – ha dichiarato il Sottosegretario all’Interno Carlo Sibilia - sul piano governativo, invece, stiamo spingendo al massimo per le vie diplomatiche affinché il conflitto possa terminare al più presto. La nostra città, e in generale l’Italia, risponde con grande vicinanza».
L’obiettivo fondamentale, oltre all’impegno di pervenire quanto prima ad una pace stabile e oltre alle attività di raccolta di beni di prima necessità, è certamente l’efficace organizzazione della macchina dell’accoglienza: «In Italia, la comunità ucraina è costituita da 236mila persone e, ad oggi, quelle arrivate dall’Ucraina sono più di 40mila e c’è, ancora, un gran numero che sta arrivando – ha continuato Sibilia - Noi diamo il massimo del supporto e rivolgiamo un appello a tutti coloro che arrivano in Italia a mettersi in contatto subito con le strutture di Prefettura e Questura per chiedere protezione umanitaria perché ne hanno diritto. Siamo pronti con la protezione civile, con strutture temporaee e anche dal punto di vista dei cittadini c’è vasta offerta di strutture private. Stiamo convertendo i Covid hotel e c’è grande attenzione; gestiremo tutto in base all’evoluzione del conflitto».
Presente anche l’Abate di Montevergine, Don Riccardo Luca Guariglia, in prima linea per garantire accoglienza ai profughi ucraini: «Ci stiamo muovendo per cercare di accogliere i profughi nell’abbazia e in altri locali a nostra disposizione. Vorremo dare loro un alloggio e supporto sia materiale sia psicologico, se ce ne fosse bisogno. Oggi si ripropongono scenari come quelli del dopoguerra italiano, nel quale Montevergine fu in prima linea creando alcune istituzioni per far fronte alle esigenze di un’intera nazione. Il nostro istituto Maria SS. di Montevergine nacque proprio per gli orfani di guerra»
«Ieri sono stato molto colpito da due madri che sono salite davanti alla nostra Madonna e hanno pianto tanto per i loro figli che si trovano in Ucraina a combattere. Impegniamoci, in questo periodo, a pregare di più per la pace» – ha riferito, con grande commozione, l’Abate.