Area Vasta – Presentate le linee di indirizzo per lo sviluppo del territorio

Tirone "Non possiamo parlare di programmazione pensando di investire nello Stir"

WhatsApp Image 2022-03-03 at 15.04.18Oggi, presso la Sala Consiliare del Comune di Avellino, si è svolta l’Assemblea dei Sindaci dei Comuni dell’Area Vasta di Avellino,  con l’obiettivo di divulgare le “Linee di indirizzo per lo sviluppo integrato e sostenibile del territorio” emerse nel corso dei primi laboratori “VISION 2030”, cui parteciperanno tecnici del Comune e dell’ANCI.

Tali linee son0 i  risultati del percorso partecipativo laboratoriale svoltosi tra dicembre e gennaio scorso con i sindaci, come da attività preliminari realizzate dal “Progetto MediAree” dell’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani (A.N.C.I), di cui la Città di Avellino è tra i dieci comuni capoluogo selezionati per la sua sperimentazione sull’Area Vasta di competenza.

I Sindaci, tramite tali linee di indirizzo, approvano e concordano di avviare il percorso finalizzato all’individuazione della VISION 2030 dell’Area Vasta di Avellino, di concerto con il coinvolgimento delle comunità locali, in termini di partenariato partecipato; e di stabilire le seguenti aree tematiche su cui andare a costruire il percorso comune di progettazione partecipata che porterà a definire il P.I.V. Programma Integrato di Valorizzazione:

  1. DIGITALIZZAZIONE, INNOVAZIONE, COMPETITIVITÀ, CULTURA E TURISMO
  2. RIVOLUZIONE VERDE E TRANSIZIONE ECOLOGICA
  3. INFRASTRUTTURE PER UNA MOBILITÀ SOSTENIBILE
  4. ISTRUZIONE E RICERCA
  5. COESIONE E INCLUSIONE

Nello specifico, da tali aree tematiche, sono state individuate le seguenti strategie di sviluppo integrato sostenibile del progetto “Avellino e la sua Area vasta, Next Generation City” per dare avvio alla sperimentazione che porterà alla futura definizione del P.I.V. Programma Integrato di Valorizzazione che potranno essere oggetto di evoluzione nel corso del tempo, in base alle risorse disponibili e a nuovi progetti/strategie che dovessero emergere:

Per quanto riguarda la DIGITALIZZAZIONE, INNOVAZIONE, COMPETITIVITÀ, CULTURA E TURISMO:

  • Rilancio del brand Irpinia, inteso come valorizzazione dell’identità culturale. Valorizzazione del patrimonio storico-culturale, enogastronomico, religioso e archeologico del territorio. Valorizzazione dei borghi e di un turismo naturalistico e rurale. Promozione del patrimonio materiale ed immateriale locale (Dieta mediterranea, Carnevale, tombolo, antichi mestieri, ecc).
  • Innovazione digitale (tutti quei cambiamenti tecnologici, organizzativi, culturali, sociali, manageriali, creativi il cui fine è quello di migliorare l’applicazione della tecnologica digitale sul territorio dell’Area vasta di Avellino).

WhatsApp Image 2022-03-03 at 15.03.59Per quanto riguarda la RIVOLUZIONE VERDE E TRANSIZIONE ECOLOGICA:

  • Valorizzazione del territorio, dal punto di vista naturalistico, paesaggistico ed ambientale, attraverso interventi che riguarderanno la riqualificazione ambientale e socio-economica del territorio, ma anche la valorizzazione di uno stile di vita tipico delle aree interne, specializzato sui temi della sana alimentazione e del benessere psico-fisico, caratteristico dell’area mediterranea, che i turisti potranno vivere e sperimentare durante il loro soggiorno, attraverso servizi ed attività proprie del tempo libero escursionistiche sportive, nonché di fruizione turistico enogastronomiche e culturali (trekking, escursioni, assaggio di prodotti enogastronomici tipici dell’area, implementare attività di sport e svago all’area aperta come ad esempio campi da golf, laghetti per pesca sportiva, parchi giochi e sportivi, piste ciclabili, ecc…).
  • Corridoio ecologico: Parco urbano del Fenestrelle e Parco della Valle del Sabato (rinaturalizzazione dell’asse fluviale (flora e fauna), sistemazione aree a verde attrezzato, creazione di servizi per il turista).
  • Economia circolare e management dei rifiuti:”C.I.R.O. Centro di Riuso di Avellino”.
  • Miglioramento e meccanizzazione della rete di raccolta differenziata dei rifiuti urbani. Progetto Pilota Compostiere di Comunità.
  • Valorizzazione di residui vegetali tramite impianto di biomasse.

Per quanto riguarda le INFRASTRUTTURE PER UNA MOBILITÀ SOSTENIBILE:

  • Mobilità sostenibile dell’Area Vasta con il collegamento all’Alta Velocità: lasciamo il segno per le future generazioni!
  • Percorsi ciclabili interconnessi tra i Comuni del territorio mediante una strategia d’area che tenga conto di percorsi comuni e sentieri (cicloturismo).
  • Recupero e valorizzazione di antichi sentieri, con la creazione di percorsi “lenti” tra i comuni e i borghi.
  • Valorizzazione della linea Avellino – Rocchetta S. Antonio.

Per quanto riguarda l’ISTRUZIONE E RICERCA:

  • Costruzione e riqualificazione di istituti scolastici. Riutilizzo e rifunzionalizzazione di spazi in disuso per scopi culturali e di formazione (poli culturali e universitari in collaborazione con le Università).

Per quanto riguarda la COESIONE E INCLUSIONE:

  • Promuovere “Programmi Integrati di Edilizia Residenziale Sociale”. Sostenere le fasce disagiate e sviluppare i servizi socio-sanitari innovativi.
  • Rafforzare i servizi socio-sanitari per gli anziani non autosufficienti e dei diversamente abili. Sostenere il lavoro femminile e l’accoglienza delle donne vittime di violenza.
  • Aumentare i servizi di cura alla persona alleggerendo i carichi familiari per innalzare la partecipazione delle donne al mercato del lavoro attraverso l’incremento.

82ce59dc-234e-4d22-b0f8-c488edc0fb07La maggioranza dei sindaci ha accolto positivamente la creazione di tali linee di sviluppo, però non è mancata anche qualche voce critica che ha esposto il problema dell’inquinamento della Valle del Sabato, come quella del sindaco del Comune di Manocalzati, Pasquale Tirone «Oggi si parla dello sviluppo del territorio della provincia di Avellino, e soprattutto dei comuni che ne fanno parte.

Ma parlando di sviluppo è una conseguenza parlare dello Stir, dato che parlando dell’Area Vasta, parlando della programmazione che stiamo facendo insieme al Comune di Avellino per lo sviluppo del territorio, utilizzando tutti i finanziamenti del PNRR, ho dovuto fare delle precisazioni. Nel momento in cui, nell’ambito di questo sviluppo complessivo, parliamo anche di ammodernamento e di finanziamenti dell’impianto dello Stir, voglio porre una nota ben precisa e prendere le distanze, restando fermamente convinto che va benissimo tutto il resto che si sta facendo per lo sviluppo di tutta l’area. 

Io ritengo, che per quanto riguardi transizione ecologica, questo ammodernamento dell’impianto dello Stir non va proprio bene. Se avessimo parlato di investire qualche soldo per mettere una toppa a questo impianto, che non ha motivo di essere in quell’area, avrei potuto accettare. Ma qui stiamo parlando di programmazione e sviluppo, e quindi di investire milioni di euro per ammodernare un impianto che ho sempre sostenuto vada delocalizzato. Non per motivi campanilistici, ma perché è un impianto che si trova su un fiume. 

Ci sono altri investimenti che riguardano tutta l’Irpinia che comunque contribuiscono all’inquinamento del nostro territorio, ma è la stessa Regione Campania che sottolinea che “non si può assolutamente concedere il via ad altri progetti perché quella Valle del Sabato è già inquinata”, e quindi investimenti del genere si sarebbero sommati al tipo di inquinamento già creato dallo Stir.

Allora, non possiamo parlare di programmazione pensando di investire ulteriormente, per rendere ancora più produttivo, un sito che tratta materiale che purtroppo crea inquinamento.

Alcune istituzione già hanno deciso che lì ci sarà anche l’area di trasferenza, e già questo determina un traffico notevole di camion, che porta inquinamento aggiuntivo. È chiaro che queste cose sono necessarie, ma bisogna ragionare, programmare, discutere e poi decidere, invece si sono fatti tanti piccoli investimenti, per poi arrivare a realizzare un impianto che non si potrà più togliere

Source: www.irpinia24.it