De Luca: “Non siamo arrivati ancora al picco dei contagi”

Il punto della situazione nella consueta diretta del venerdì

de luca«La Regione Campania è la regione più a rischio», così il Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, da inizio al suo consueto appuntamento della video-diretta del venerdì, affrontando le tematiche del momento: l’aggiornamento sull’indice dei contagi, la tempestiva diffusione della nuova variante omicron, la necessità di riaprire le scuole in sicurezza, l’andamento della campagna vaccinale e per concludere, le ulteriori misure da adottare per il contenimento della pandemia.

«La Regione Campania rimane in zona bianca ed è veramente un risultato straordinario. Ma la Campania ha un Rt di 1,6%, cioè siamo la regione più a rischio. Vediamo fino a quando reggeremo in zona bianca. Per quanto riguarda l’emergenza Covid-19, devo constatare con grande amarezza che l’Italia ha perso tre mesi di tempo, senza fare sostanzialmente niente. – Pungenti le parole del Presidente che ha proseguito - Abbiamo bruciato una condizione di relativo vantaggio rispetto ad altri Paesi d’Europa, ci siamo autoesaltati e auto consolati. Abbiamo perso mesi preziosi senza prendere una decisione seria ed efficace. E oggi, siamo nella situazione che era ampiamente prevedibile e che qualcuno aveva già previsto. Siamo arrivati a più di 200mila contagi e non siamo arrivati ancora al picco dei contagi. Abbiamo continuato a seguire la linea delle mezze misure, abbiamo assunto tempi lunghissimi di decisione: si approvava un decreto in Consiglio dei Ministri, ma il decreto diventava operativo dopo 15 giorni».

 Innumerevoli le contraddizioni sulle misure adottate dal Governo: «Si introduce l’obbligo del green pass per chi va dal barbiere, dal parrucchiere o dall’estetista. E chi deve fare questi controlli? Il barbiere? L’estetista? Il livello di demenzialità delle misure che vengono proposte è ormai al di là di ogni immaginazione. Per le quarantene, non si capisce niente. Misure assolutamente ingestibili. Ovviamente, quando i contagi arrivano in centinaia di migliaia, non puoi fare più il tracciamento. Per cui, in buona sostanza, si è accettato il dato di fatto che anche i positivi possono liberamente circolare nel nostro Paese, perché è impossibile controllarli. Abbiamo visto cose incredibili dal punto di vista della stupidità. Chiudiamo le discoteche, perché sono luoghi di assembramento e diffusione del contagio, però non facciamo nulla per bloccare la movida nel fine settimana, con assembramenti di giovani e senza nessun tipo di controllo. - Ha dichiarato De Luca-  Chiudiamo le discoteche però poi consentiamo la presenza negli stadi per il 50% degli spettatori. Avete seguito, nelle ultime ore, i tormenti che hanno coinvolto le squadre di calcio in relazione ai divieti delle Asl: anch’esse hanno preso mezze misure e si è creato il caos anche nel mondo sportivo. L’unica cosa seria da fare è bloccare le presenze negli stadi, se si vuole frenare il contagio»

«Qual è la situazione delle ultime settimane? E’ come se avessimo avuto un crollo psicologico, è come se ci fosse rassegnati al fatto che il contagio, prima o poi, ce lo prendiamo tutti quanti. E questo diventa un alibi per non prendere più nessuna decisione per contenere il contagio ed evitare 200-300.000 casi. Poi, c’è un altro luogo comune che si sta diffondendo, e cioè che la variante Omicron è poco aggressiva, che non sono gravi gli effetti ai fini del contagio, è molto contagioso ma meno grave, e non si capisce che quando si arriva a questi numeri, sarà pure meno grave, ma le percentuali di presenze negli ospedali saranno tali da obbligare la chiusura di tutti gli altri reparti, con una ricaduta drammatica».

Prorogata l’apertura delle scuole, questa è la decisione che garantisce maggiore sicurezza secondo Vincenzo De Luca: «Voglio dirvi con grande sincerità, che per me la posizione più comoda sarebbe quella di non fare niente. Tutto quello che dovevamo fare per parlare chiaro e denunciare le situazioni lo abbiamo fatto. Non mi sento di contemplare questo scivolare dell’Italia verso il disastro. Si sta male nell’osservare il caos che si è creato in vista del 10 gennaio. Ho la sensazione che si mettano in piedi provvedimenti che finiranno per trasformare i nostri bambini in cavie, sull’altare della politica opportunista. - ha continuato il Presidente della Regione Campania- Abbiamo 3mila positivi nell’ambito del personale scolastico e credo 19mila positivi nella fase 0-19 anni. La percentuale di vaccinazione che registriamo al di sotto delle prime medie e nelle scuole elementari è meno del 10%. I sindaci della Campania ci invitano a ritardare l’apertura delle scuole per due o tre settimane. I presidi hanno dichiarato di non poter garantire la maggior sicurezza nelle scuole. Siamo in questa situazione assurda, i presidi non possono sapere chi è vaccinato o meno per tutela della privacy. Cosa aspetta il governo italiano a decidere, attraverso un decreto legge, che gli elenchi del personale devono essere forniti ai presidi. Per finire, credo che ciò che ci riguardi è che non apriremo le scuole medie ed elementari il 10 gennaio, credo che l’apertura sarà prorogata verso fine gennaio. Per le altre scuole, cercheremo di fare tutto quello che è nelle nostre possibilità per garantire il massimo di assistenza e di prevenzione e per evitare situazioni ancora più pesanti e gravi» Ha concluso così il Governatore.

 

Source: www.irpinia24.it