Conservatorio Cimarosa, presentati gli emblemi araldici
Paola Spena: "Adesso il conservatorio è una famiglia nobiliare dell'arte"
Giornata di festeggiamenti per il Conservatorio Domenico Cimarosa di Avellino.
Si è iniziato questa mattina con la presentazione ufficiale degli Emblemi araldici (stemma, gonfalone e bandiera) concessi in favore del Conservatorio con Decreto del Presidente della Repubblica. Il percorso che ha portato a tale conferimento è cominciato nel luglio scorso, quando il Consiglio di Amministrazione, su proposta del presidente Achille Mottola con Delibera n. 45, approvava tra le iniziative per le celebrazioni del 50esimo anniversario dell’istituzione del Conservatorio di Avellino, la richiesta degli emblemi araldici del Conservatorio, anche in assenza di uno stemma ufficiale, avendo utilizzato, sino a quel momento, solo loghi non riconosciuti dalle norme vigenti dell’araldica civica. Con successivo atto deliberativo (n. 50 del 22/07/2021) il CdA ne approvava la blasonatura redatta dal competente Ufficio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, inoltrando richiesta ufficiale di concessione degli Emblemi Araldici. Completato l’iter, la Presidenza del Consiglio dei Ministri ha trasmesso, per mezzo della Prefettura di Avellino, il DPR di concessione.
Per l’occasione è stato proprio il Prefetto di Avellino, Paola Spena, a consegnare al presidente Achille Mottola e al direttore Maria Gabriella Della Sala, il Dpr 27 settembre 2021, insieme a tre miniature artistiche riproducenti i segni distintivi e identitari del Conservatorio, realizzate dal Maestro Marco Foppoli.
Tra i presenti anche Rita Raffaella Russo dell’Ufficio del Cerimoniale di Stato e per le Onorificenze presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, che ha seguito e curato l’iter normativo e l’inquadramento storico-araldico di tale conferimento, ed una rappresentanza del Servizio Filatelia di Poste Italiane, che ha realizzato un annullo speciale dedicato al 50esimo anniversario dell’istituzione del Conservatorio di Musica Cimarosa.
In merito a questo avvenimento, il Prefetto Paola Spena, si è espressa dichiarando «È stata una bellissima iniziativa presa dal conservatorio, che si inquadra in quella capacità del territorio di fare resilienza, esercitare pazienza, e non farsi abbattere dalla pandemia, ma mettere in campo tutte quelle iniziative che possono favorire sempre più la conoscenza di questo stupendo conservatorio. Creare e avere la possibilità di identificarlo con degli stemmi araldici è anche un orgoglio per gli stessi ragazzi e le stesse famiglie degli studenti del conservatorio, e poi è l’unico conservatorio che ha una bandiera e uno stemma, realizzato tramite uno studio fatto per renderlo particolarmente inerente al territorio. Quindi credo che sia davvero un momento di orgoglio, non solo per tutta la città, ma per tutti gli italiani innamorati dell’arte, per tutti gli studenti di questo conservatorio, e perché aiuta a esportare la capacità e l’eccellenza di questa istituzione del territorio a livello nazionale e anche oltre.
Lo stemma è iconico e racchiude un p0′ tutto, ed è stato il frutto di uno studio con il contributo di esperti di araldica. E poi ricordiamoci che lo stemma araldico immediatamente richiama il concetto del nobiliare e del gesto coraggioso, quindi adesso il Cimarosa è una famiglia nobiliare nell’arte.
Questa eccellenza che si è coesa ancora di più nella fase del Covid, è riuscita a portare avanti le lezioni, e riuscita a rassicurare gli studenti, nel rispetto di tutte le normative anti Covid, e quindi si è riuscita ad affermare in questa fase difficile come un elemento trainante di questo territorio.»
Abbiamo ascoltato anche le parole del presidente del Conservatorio Cimarosa, Achille Mottola, che aggiunge «Per noi questo è un momento importantissimo, perché assieme alla concessione degli emblemi araldici che il Presidente della Repubblica ha dato in favore del conservatorio, su proposta del Presidente del Consiglio dei Ministri, il Premier Draghi, si associa al nostro 50 anniversario. Mezzo secolo di vita bisognava sancirlo in un modo così importante.
Il conservatorio purtroppo non aveva uno stemma, non aveva un gonfalone e tantomeno una bandiera, ma avevamo solamente dei loghi che cambiavano di tanto in tanto, mentre la normativa vigente in Italia stabilisce che gli enti come un conservatorio o un università, abbiano un proprio segno identitario. Come sentirete dalla relazione della Dottoressa Russo, che ci ha seguito in questo processo ed è un po’ la madrina di questo nostro successo, questo nuovo stemma racconta il conservatorio. Le otto stelle che sono gli otto dipartimenti, le montagne e il lupo dell’Irpinia, il basilisco di Aversa che sta nello stemma della città di Aversa dove è nato Cimarosa, una serie di segni che diventano poi identità e storicizzano il conservatorio. In questo momento il conservatorio è questo e questo è lo stemma che il conservatorio da oggi in poi utilizzerà come sigillo, anche attraverso la nuova carta intestata e i nuovi timbri. Per noi è stato importante, insieme anche all’annullo speciale che Poste Italiane ci ha proposto e noi abbiamo voluto inserire lo stesso giorno in cui presentiamo lo stemma. Sigillo e annullo speciale su un folder e su una cartolina che ricordano il conservatorio così com’era nel 71 e così com’è oggi nel 2021.
Nel motto che sottende allo stemma abbiamo preso una citazione di Francesco Bacone, filosofo inglese che dice “ab imis fundamentis”, dal più profondo delle fondamenta, fondamenta intese come radicamento sul territorio, come radice storica, ma anche come cambiamento.»
Infine, abbiamo raccolto anche le dichiarazioni della direttrice del Conservatorio Cimarosa, Maria Gabriella Della Sala, che ha espresso «È un momento storico ed è una cosa veramente unica. Ottenere questi emblemi significa essere riconosciuti come un conservatorio vincente e di qualità. In 50anni il conservatorio ha costruito cultura, cultura musicale, ed è diventato uno stabile enorme. Io ricordo la prima sede che aveva poche aule, una sede storica molto bella che resta nel cuore di tutti noi che all’epoca fummo bimbetti iscritti, spinti dalle famiglie e incuriositi dall’esperienza, senza sapere bene cosa fosse un conservatorio tutto sommato. Oggi molti di noi sono qui, stanno insegnando e qualcuno è andato in pensione. Io sono il direttore del conservatorio e non l’avrei mai immaginato, suonando i primi tasti, di ricoprire un giorno un ruolo così importante. Quindi sentiamo tutto il peso dei 50anni, quando noi siamo stati attori fin da ragazzi.
Vogliamo fortemente continuare questa realtà e speriamo di essere d’esempio per gli studenti che si stanno diplomando, perché questa è una risorsa per il territorio. Attira docenti esterni, esperti esterni, ragazzi di altre regioni e altre nazioni, molti gli studenti cinesi e coreani che in questi anni hanno scelto di studiare ad Avellino. Potremmo essere veramente un volano e stiamo provando a farlo. In un anno abbiamo fatto scoprire tutte le nostre risorse e anche noi abbiamo scoperto di poter fare molte cose. Il Covid ci ha aiutato paradossalmente, nel senso che abbiamo voluto reagire e i ragazzi con noi. In un anno abbiamo fatto tante cose, e tutto questo è stato possibile perché la squadra è grande, dal personale tecnico-amministrativo ma soprattutto gli studenti, che sono assolutamente pronti ed entusiasti. Ogni volta che si lancia un sassolino diventa una reggiera nello stagno. Stasera, per esempio, concluderemo augurando il buon Natale con un orchestra composta da più di 80 elementi presi dalle classi di strumenti a fiato. Hanno aderito tutti, il maestro è strato bravo ad inserire anche gli studenti più giovani e ci sono anche studenti di canto. Quindi un grande auguri corale, nella speranza di riprendere subito dopo le vacanze di Natale con tantissime altre attività che abbiamo già programmato e che non voglio anticipare.»
Quindi, come accennato, i festeggiamenti continueranno questa serra, alle ore 19 presso l’auditorium «Vitale», con il concerto dell’Orchestra di Fiati del Cimarosa, diretta dal Maestro Marcello Martella. Un orchestra composta da oltre 80 studenti, che daranno vita ad un momento musicale di grande appeal, eseguendo due celebri pagine di Gioachino Rossini (1792-1868): la Sinfonia da «Il barbiere di Siviglia» e l’Ouverture da «The Italian in Algiers»; Tritsch-Tratsch Polka di Johann Strauss (figlio) (1825-1899); un Wiener Walzer Medley di Hardy Shneiders (1928) e «Dream in the silent night», arrangiamento delle più famose carol natalizie di ToshioMashima (1949-2016).
A conclusione della serata, saranno assegnate le borse di studio del Rotary Club Avellino agli studenti vincitori del «Premio Conservatorio Cimarosa».