Campania, De Luca: “L’alternativa alla responsabilità e al contenimento del Covid è la chiusura di tutto”

Punto stampa del Governatore su andamento epidemiologico, vaccini e misure in vista delle festività natalizie

de-luca-conf-2Molti gli argomenti trattati dal Governatore della regione Campania, Vincenzo De Luca, nel corso del consueta videodiretta facebook del venerdì pomeriggio.

Primo argomento fondamentale da affrontare riguarda, senza alcun dubbio, i dati relativi alle vaccinazioni: «Abbiamo avuto ieri, in Campania, 40.000 vaccinati, di cui molti con la prima dose – ha dichiarato il Governatore – quindi si conferma una ripresa della campagna vaccinale, anche se, da ieri, iniziamo ad avere un dato estremamente preoccupante: aumenta la diffusione del contagio Covid a un ritmo impressionante, un aumento che a volte è dell’ordine del 2-300% di contagi. Ci stiamo avvicinando, anche qui in Italia, sia pure con ritardo, ai livelli di contagio che registriamo in altri Paesi d’Europa. C’è da augurarsi che il livello di vaccinazione del nostro Paese ci salvaguardi di fronte agli effetti più gravi del Covid, ma non c’è dubbio che ci troviamo di fronte a una fiammata di contagio estremamente preoccupante». 

Si è ormai ampiamente avviata la campagna vaccinale per i bambini dai 5 agli 11: «Registriamo risultati davvero molto importanti e incoraggianti. Non abbiamo avuto molte adesioni, fino a ieri, ma nella giornata di ieri abbiamo vaccinato 2.000 bambini di questa fascia d’età. Un dato molto significativo, se pensiamo che abbiamo alle spalle mesi di confusione, di disinformazione e di diffusione di notizie false e paura. Credo che dovremmo sottolineare, di fronte alle famiglie, che questa vaccinazione deve essere assimilata sempre più come una vaccinazione obbligatoria che facciamo normalmente ai bambini: antipolio, antitetano, antidifterite, i vaccini per il morbillo o per la meningite». 

«Dobbiamo essere consapevoli che la nuova variante Omicron è particolarmente aggressiva nelle fasce più giovani della popolazione – ha continuato De Luca – Infine, dobbiamo sapere che, se è vero che i giovani vengono aggrediti senza gravi effetti anche dal Covid, quando il contagio è aggressivo, il rischio sanitario per i bambini diventa grave. I pediatri, i virologi ci hanno spiegato che un contagio Covid per un bambino o per una fascia limitata di bambini può provocare problemi sanitari che durano per mesi o anni se arriva in forma aggressiva. Diversamente da quello che si è raccontato per mesi, quello che è certo è che, quando la malattia arriva in forma grave, i problemi durano mesi e anni per i bambini». 

La campagna vaccinale prosegue rapidamente ma i contagi aumentano in misura esponenziale: «Siamo pienamente nella quarta ondata Covid. La diffusione del virus è maledettamente accelerata. Siamo arrivati al punto che, nel momento in cui crescono i contagi, siamo costretti a chiudere reparti ordinari e a riaprire reparti di terapia intensiva – ha, con grande preoccupazione, sottolineato il Presidente – In Campania, abbiamo un tasso di occupazione delle terapie intensive piuttosto basso, 3,5%, ma abbiamo dato comunicazione ai nostri Direttori Generali di riattivare i reparti di terapia intensiva, a cominciare dai reparti modulari. Dobbiamo riaprire le terapie intensive, per la gioia di quelli che ci facevano osservare criticamente che le terapie intensive che avevamo inaugurato erano vuote. Contenti tutti, le terapie intensive si stanno riaprendo e rioccupando. Pagheremo un prezzo, perché se la crescita del contagio e dei ricoveri continua, dovremmo prima o poi rallentare l’assistenza per altri pazienti». 

È palese, insomma, la necessità di mantenere alta la guardia soprattutto in vista delle imminenti festività natalizie. A tal riguardo, De Luca, ponendo l’attenzione sull’ultima ordinanza adottata, ha richiamato i cittadini al senso della prudenza e responsabilità per evitare che la curva dei contagi possa subire una brusca impennata: «Non è un grandissimo sacrificio: l’alternativa alla responsabilità e al contenimento del Covid è la chiusura di tutto. Lo dico con grande serenità, semplicità e chiarezza: se perdiamo la testa nella settimana dalla Vigilia di Natale a Capodanno, perdiamo tutto quello che abbiamo fatto in questi mesi. E ci ritroviamo a metà gennaio a dover richiudere i bar, i ristoranti, i negozi, le palestre, i cinema, i teatri e tutte le attività che comportano assembramenti. Diventerà inevitabile. Ci eravamo abituati al fatto che tutto dovesse rimanere aperto: tutto rimarrà aperto, magari con qualche limitazione, se saremo responsabili. Come sappiamo tutti, non è possibile nessuna forma di controllo: a Capodanno che controlliamo? Migliaia di persone senza mascherina, gente che si passa la bottiglia di birra o il bicchieri di superalcolici. Quest’ordinanza ha l’obiettivo di salvaguardare la nostra salute, la nostra economia e le nostre scuole, cerchiamo di essere responsabili». 

 

Source: www.irpinia24.it