Santoro (Si può): “Non siamo più la città del commercio, delle scuole e dei servizi”

Stamattina la conferenza stampa presso il Circolo della Stampa per discutere sulle vicende politico-amministrative del capoluogo irpino

WhatsApp Image 2021-09-30 at 12.36.02Avellino – Oggi, presso il Circolo della Stampa di Avellino, si è tenuta una conferenza a cui hanno partecipato il consigliere comunale di minoranza, capogruppo del Partito Si può, Amalio Santoro, e il Presidente Giancarlo Giordano, sulle vicende dell’ attualità politico- amministrativa del capoluogo irpino. 

«L’ amministrazione manca sulle scelte strategiche poiché manca di un programma definito o un pensiero unico. Si vive di occasionalismi o annunci che vengono poi smentiti dai fatti. Siamo in una profonda crisi d’identità, non siamo più la città del commercio, delle scuole e dei servizi; non siamo la città giardino» – ha rilevato Santoro. 

Il Consigliere, dunque, non risparmia parole per quelle che sono le innumerevoli questioni irrisolte che attanagliano ancora la città: «La situazione finanziaria del Comune è ancora complicata. Se non ci fosse l’attenzione del Ministero degli Interni, probabilmente, avremmo fatto già la fine dell’Alto Calore. Bisogna poi tornare sulle questioni di fondo. Ad esempio, cosa si può fare dell’area ovest della città? Giochiamo fino in fondo la carta del rilancio della presenza universitaria? Affrontiamo una buona volta la questione del Tribunale - ha continuato Amalio Santoro – Non si capisce se dopo i lavori di riqualificazione la struttura va bene così com’è oppure, finalmente, se utilizzando le risorse, si possa aprire un negoziato per immaginare la nuova cittadella giudiziale. Ciò significa risolvere la questione dell’ex Moscati e rilanciare il cuore della città, recuperare un ragionamento sulla collina della terra che è abbandonata a se stessa. Si è già persa la scommessa dell’idea del museo a cielo aperto. Sono questioni per le quali chiediamo da tempo una seduta consiliare».

Non solo, una costante problematica è sicuramente la Sanità in Irpinia e il suo malfunzionamento che si ripercuote inevitabilmente sulla città: «In questa crisi profonda dell’Irpinia si è scatenata anche una guerra tra poveri. E’ stato smantellato frettolosamente l’ospedale di Solofra senza potenziare l’ospedale di Avellino perché noi ci consoliamo esaltando le eccellenze sanitarie ma ci dimentichiamo del quotidiano, della condizione del Pronto Soccorso e di alcuni reparti che, letteralmente, ad Avellino scoppiano. Va rilanciato l’ospedale di Solofra e allo stesso tempo va potenziato quello di Avellino. Difatti la città paga il fatto che il presidio ospedaliero del Sant’ Angelo dei Lombardi sia abbandonato e che l’ argomento medicina, venga trascurato senza proferire parola a riguardo. Siamo aperti e sempre pronti alla riflessione» conclude così il consigliere.

Source: www.irpinia24.it