CISL FP, liste di attesa: opportunità da non sprecare?
"Vi è la necessità che ciascun azienda sanitaria elabori il piano operativo aziendale di recupero delle liste di attesa"
Riceviamo e pubblichiamo la nota di CISL FR IrpiniaSannio.
«Da quando vi è stata l’emanazione dell’atto con il quale la Giunta Regionale della Campania poneva in essere il Piano Operativo Regionale per il recupero: delle liste di attesa inerenti le prestazioni di ricovero ospedaliero per acuti in regime di elezione e delle prestazioni di specialistica ambulatoriale, nulla è stato fatto dalla sanità Irpina, denunciano Antonio Santacroce Segretario Generale e Mario Walter Musto responsabile della Sanità Pubblica e Privata della CISL FP IrpiniaSannio. Con l’atto in questione la Regione Campania ha inteso estendere fino a fine anno la possibilità di derogare al regime tariffario delle prestazioni aggiuntive ad opera del personale sanitario.
Ad oggi non ci risultano atti formali nei quali ci siano dei veri e propri piani di recupero delle prestazioni non rese, sia per quanto concerne l’assistenza ospedaliera sia per quanto riguarda la specialistica ambulatoriale. Occorre immediatamente approfondire e migliorare le analisi delle prestazioni da recuperare indicando, così come previsto dall’atto deliberativo della Giunta Regionale della Campania, i criteri di priorità ed i relativi sistemi di monitoraggio posti in essere per raggiungere lo scopo. E’ utile ricordare che l’atto deliberativo della Giunta Regionale della Campania prevede anche il coinvolgimento delle strutture private accreditate rispetto all’obiettivo di recuperare le prestazioni non rese individuando specifiche risorse economiche da destinare allo scopo in deroga ai limiti di spesa ordinaria imposti dalla spending review e fermo restando la garanzia dell’equilibrio economico-finanziario del servizio sanitario regionale.
Ci chiediamo cosa sia stato fatto fino ad oggi per aggiornare e integrare il piano operativo riferito all’area Irpina per il recupero delle liste di attesa di cui sopra? Le ingenti risorse assegnate alla Regione Campania, ripartite e trasferite alle nostre aziende sanitarie non possono essere sprecate ancora una volta. La ripresa delle attività, dopo la consueta pausa estiva, è ormai iniziata. Vi è la necessità che ciascun azienda sanitaria, nel rispetto dei trenta giorni dalla data di approvazione della delibera per il recupero delle liste di attesa, elabori il piano operativo aziendale di recupero delle liste di attesa da redigere conformemente ai criteri generali, alle azione ed alla metodologia che scaturiscono alla luce delle nuove risorse resesi disponibili. Sprecare questa opportunità o meglio non coglierla nella pienezza che essa rappresenta è un assurdità che questo territorio non può permettersi.
Utilizzare tali risorse per effettuare prestazioni aggiuntive da parte del personale consente un vantaggio per l’utenza che vede una pronta risposta e soddisfacimento alle proprie richieste alle quali possono contribuire nel miglior modo possibile, senza alcun affanno, i lavoratori e le lavoratrici. Anche se l’atto deliberativo della Regione Campania non ha visto il contributo delle parti sociali perché deliberatamente non chiamate in causa, questo non ci impedirà di vigilare e denunciare tutte le inadempienze delle aziende sanitarie nel momento della redazione del piano per l’abbattimento delle liste di attesa. Ciò non toglie che la nostra disponibilità non sarà mai negata e insisteremo affinché ciò avvenga perché, che ché se ne pensi, la CISL FP IrpiniaSannio è sempre pronta a tutelare la salute di tutti i cittadini concludono Santacroce e Musto.»