Cesinali (Av) – In scena “Il berretto a Sonagli” di Luigi Pirandello

La performance sarà replicata il 23 luglio alle ore 21.00 presso il Polo Giovani di Avellino

WhatsApp Image 2021-07-20 at 17.16.42Giovedì 22, alle 21, nel piazzale del “Teatro d’Europa” di Cesinali, sipario su “Il Berretto a Sonagli” di Luigi Pirandello, con la Compagnia del Teatro d’Europa, Angela Caterina, Luigi Frasca e Massimo Borriello. Una performance attesa, che sarà replicata il 23 luglio, alle ore 21.00, al Parco Palatucci – POLO GIOVANI di Avellino, ad ingresso gratuito, grazie alla sensibilità del Vescovo mons. Arturo Aiello.  

«Su invito del Vescovo – commenta Luigi Frasca – terremo il nostro spettacolo a Parco Palatucci, dopo il successo dello show “Comico 900”, messo in scena la settimana scorsa. Per noi, è una grande responsabilità essere scelti dal massimo esponente avellinese della Chiesa, per lanciare un messaggio di armonia e di aggregazione».

La commedia è una storia di gelosia, tra momenti ilari ed occasioni di riflessione. «Luigi Pirandello – continua Frasca- è tra gli autori di teatro più attuali, per la sua capacità di comprendere e raccontare i moti dell’animo umano con il linguaggio dell’arte. Per noi, un’importante prova di attore, dinanzi ad un pubblico nuovo, che speriamo di poter conquistare alla recitazione» 

Il Teatro d’Europa apre le porte alla città, grazie all’intraprendenza del Vescovo mons. Arturo Aiello. «Siamo felici di esibirci al Parco Palatucci- afferma Frasca- un luogo frequentato dalle famiglie e dai giovani. Con “Il Berretto a Sonagli” portiamo un sorriso agli spettatori, nella convinzione che l’integrità della famiglia sia indispensabile a costruire una società più sana. E’ questo il nostro messaggio»

 

La gelosia che si fa follia contro l’onore che impone di lavare i panni sporchi in casa propria. Questa è, a grandi linee, la grande lotta che si consuma ne Il berretto a sonagli, opera tra le meno note di Pirandello.
Il berretto a sonagli è una vicenda del tutto terrena e umana, ma non per questo perde di emozione e di profondità: le figure di Beatrice e di Ciampa, uniti nell’essere vittime e divisi nel modo di affrontare il peso dell’essere traditi, dominano il palco e assorbono su di loro tutta l’attenzione. Ma la volutamente esagerata e a tratti sgraziata dinamicità della donna viene alla fine dominata anche fisicamente dalla compostezza dello scrivano, che anche se devastato dal dolore cerca in ogni modo di conservare la sua dignità, e quando il sipario cala apprendiamo la sconcertante verità che questa tragedia ci mostra: siamo tutti Pupi nel grande teatro del mondo, talmente affezionati al nostro ruolo che non solo lo accettiamo, ma vogliamo in fondo mantenerlo a tutti i costi. Per info e prenotazioni 331.5481067

WhatsApp Image 2021-07-20 at 17.16.42

Source: www.irpinia24.it