“L’emergenza del futuro”, il nuovo libro di Ferdinando Menga

Menga: "Dobbiamo immediatamente riprenderci i nostri spazi e tornare alla nostra vita”

WhatsApp Image 2021-07-15 at 18.28.13Oggi, giovedì 15 luglio, presso la libreria Mondadori di Avellino, si è tenuta la presentazione dell’ ultimo libro di Ferdinando Menga “L’emergenza del futuro”.

Menga, docente di Filosofia del Diritto presso l’Università della Campania “Luigi Vanvitelli” e presso l’Università di Tübingen, è autore di numerosi articoli pubblicati su riviste nazionali ed internazionali su tematiche filosofico-giuridiche, filosofico-politiche ed etico-filosofiche, ma anche dei volumi: La passione del ritardo. Dentro il confronto di Heidegger con Nietzsche (2004); Potere costituente e rappresentanza democratica. Per una fenomenologia dello spazio istituzionale (2010); L’appuntamento mancato. Il giovane Heidegger e i sentieri interrotti della democrazia (2010); La mediazione e i suoi destini. Profili filosofici contemporanei fra politica e diritto (2012); Lo scandalo del futuro. Per una giustizia intergenerazionale (2016).

Nel nuovo libro, analizza la vicenda planetaria della pandemia che stiamo attraversando e i numerosi eventi di protesta che, da qualche anno fino ad oggi, hanno segnato il percorso, condotto con determinazione e coraggio, di Greta Thunberg e dei Fridays for Future.

Il tutto, evidenziato sotto l’ occhio critico dell’ autore che pone alla luce le innumerevoli complicazioni che il Covid-19” ha comportato. Difatti, secondo l’autore: «Il libro parla della questione della responsabilità nei confronti delle generazioni future: l’esigenza è quella di dimostrare come la pandemia che apparentemente sembrerebbe essere un evento che colpisce soprattutto i presenti e gli anziani, invece, è un qualcosa che riguarda anche i futuri. La situazione in cui ci siamo trovati è una situazione di cui ne siamo responsabili e ci ha resi totalmente fragili, ma questa fragilità che stiamo vivendo ha una doppia possibilità: o possiamo intenderla soltanto come una nostra situazione o come una situazione da cui possiamo diventare più sensibili nei confronti delle fragilità degli altri, intesi come futuri. Se non cogliamo l’occasione di questo evento per cambiare stile di vita, comprendendo di dividere questo pianeta con altre persone, temo che questa pandemia avrà portato con sé solo lutti e sofferenza senza acquisirne un insegnamento».

Si parla, poi, di una “ripartenza”, ostacolata da possibili chiusure ed aumento di contagi: «Dobbiamo immediatamente riprenderci i nostri spazi; chiaramente è importante tornare alla nostra vita, ma l’ interrogativo è “a quale vita dobbiamo tornare?” è questo il punto. Il rivolgimento culturale sta proprio nel capire che il nostro abitare il mondo adesso ci impone di vivere eticamente queste riaperture, cioè viverle a partire da una nuova dimensione anche se questa comporta sacrifici» così dichiara speranzoso il Menga.

All’ evento, moderato da Leonardo Festa, erano presenti anche Fabio Ciaramelli, Salvio D’Acunto e Pier Francesco Savona.

 

Source: www.irpinia24.it