Campania, approvate linee guida per la programmazione della rete scolastica e dell’offerta formativa

Definiti criteri modalità per prevenire al dimensionamento della rete scolastica e dell’offerta formativa presso gli istituti scolastici della Campania

pexels-olia-danilevich-5088021La Giunta regionale della Campania ha approvato le linee guida 2022-2023 relativamente alla programmazione dell’offerta formativa ed al dimensionamento della rete scolastica, allegate alla presente che ne formano parte integrante e sostanziale.

Le presenti Linee guida costituiscono lo strumento di definizione dei criteri e delle modalità attraverso cui si perviene al dimensionamento della rete scolastica regionale e dell’offerta formativa presso gli istituti scolastici della Regione Campania.

Per il dimensionamento scolastico, i dirigenti scolastici sono chiamati a collaborare nel processo di definizione dell’assetto della rete scolastica attraverso la gestione e la condivisione dei dati e delle informazioni relative alla platea di allievi, alla frequenza, al tasso di avanzamento scolastico, alle opportunità o criticità di accesso ai servizi di istruzione erogati.

Per la programmazione dell’offerta formativa, gli Istituti scolastici di istruzione secondaria di secondo grado che richiedono nuovi indirizzi ed eventuali opzioni del profilo formativo o educativo trasmettono alle Province/Città Metropolitana la richiesta allegando le delibere del Collegio dei Docenti e del Consiglio di Istituto.

Per il dimensionamento scolastico, i Comuni sono coinvolti dalle Amministrazioni provinciali o dalla Città Metropolitana di Napoli nell’individuazione delle migliori opportunità per la stesura delle proposte di organizzazione della rete.

In particolare, i Comuni – competenti per le scuole dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado – nel predisporre le proprie proposte di dimensionamento della rete da inoltrare alle Province/Città Metropolitana, si attengono ai seguenti criteri:

-  considerare la consistenza della popolazione scolastica nell’ambito territoriale di riferimento e dei flussi di mobilità volontari o indotti;

-  verificare la consistenza del patrimonio edilizio e dei laboratori;

- considerare le caratteristiche demografiche, orografiche, economiche e socio-culturali del bacino di utenza;

- realizzare una più razionale ed efficace distribuzione della rete scolastica sul territorio;

- verificare l’efficacia della configurazione assunta dal servizio scolastico e dei servizi connessi (trasporti, mense, ecc.);

-  considerare la possibilità di incentivare la creazione di reti di scuole.

Per la programmazione dell’offerta formativa, i Comuni acquisendo le richieste o le proposte pervenute dalle istituzioni scolastiche, inoltrano le stesse e, se presenti, le relative delibere dei propri organi collegiali alle Amministrazioni provinciali o alla Città metropolitana di Napoli.

La Regione Campania svolge ruolo di coordinamento ed armonizzazione sul territorio regionale e  opera in sinergia con l’USR e gli altri soggetti coinvolti; convoca il Tavolo di Coordinamento con gli Enti Locali di supporto alla programmazione regionale ed il Tavolo tecnico di confronto con le confederazioni e le organizzazioni sindacali del settore scuola, istituiti con la D.G.R. n. 129 del 30/03/2016, e l’U.S.R.; attesta la rispondenza delle proposte con gli indirizzi ed i criteri delle presenti linee guida; individua e dispone le migliori soluzioni nel rispetto delle linee guida, in caso di inerzia da parte degli Enti locali; si riserva, sentito l’USR, di attribuire specifici indirizzi, qualora si ravvisi la necessità; approva, definitivamente con una deliberazione di Giunta regionale, il Piano di dimensionamento della rete scolastica ed il Piano regionale dell’offerta formativa provvedendo a trasmettere all’USR per i dovuti adempimenti.

Per quanto riguarda le soglie numeriche dei plessi e delle sedi distaccate, un’Istituzione scolastica può essere costituita da una sede centrale, nella quale trovano alloggio gli Uffici di Dirigenza ed Amministrativi, ed uno o più plessi o sedi distaccate.

 La sede centrale è individuata come sede legale dell’Istituzione scolastica.

 In caso di accorpamento di due o più istituzioni scolastiche appartenenti a diversi Comuni la sede centrale è individuata nella sede della scuola che presenta il numero più alto di allievi.

In merito a indirizzi e criteri per l’Offerta formativa, è precisato che richieste di nuovi indirizzi, articolazioni ed opzioni per l’offerta formativa dovranno tener conto di una serie di elementi:

  – descrizione dell’istituzione scolastica che richiede l’attivazione dell’indirizzo di studio e soprattutto del trend degli iscritti degli ultimi 5 anni;

-  necessità che l’offerta formativa degli istituti di istruzione superiore non risulti costituita da una somma indistinta di indirizzi, ma si sostanzi in competenze e saperi congruenti. Pertanto l’attivazione dei nuovi indirizzi deve risultare coerente con l’offerta formativa esistente, anche nell’ottica dello sviluppo di poli liceali da un lato e poli tecnico-professionali dall’altro;

 -  la consistenza dell’edilizia scolastica (strutture già esistenti in cui allocare le classi, attrezzature e laboratori);

 -  gli istituti di istruzione secondaria superiore devono essere intesi come ipotesi di filiere formative omogenee, afferenti anche alle diverse tipologie di istruzione ma sempre nel rispetto delle vocazioni dei contesti ambientali di riferimento;

-  riduzione del rischio di eccessiva frammentazione dell’offerta formativa sul territorio con duplicazione e sovrapposizione di indirizzi con possibili effetti negativi di concorrenzialità e di dispersione dell’offerta;

 -  valorizzazione delle vocazioni socio-economiche dei territori e/o delle politiche di sviluppo economico;

 -  necessità, nei centri di piccole dimensioni, di ricorrere all’attivazione o al potenziamento di istituti di istruzione superiore in grado di offrire una vasta gamma di indirizzi di studio in ambiti di diverso sapere;

Gli istituti professionali, nel formulare richiesta di nuovi indirizzi, tengano conto della ridefinizione dei percorsi formativi e della confluenza degli indirizzi, delle articolazioni e delle opzioni già esistenti nei nuovi indirizzi secondo quanto all’ Allegato C del D. Lgs. 61/2017.

 

Clicca qui per l’intero allegato. 

Source: www.irpinia24.it