Avellino – Nasce “La Voce Wagneriana”

Il 24 giugno inaugurazione delle attività con una conferenza online

Schermata 2021-06-15 alle 10.06.00Nasce “La Voce Wagneriana”, un’Associazione che avrà l’intento di promuovere la conoscenza del compositore Richard Wagner attraverso l’analisi, lo studio e la diffusione delle fonti storiche.

Tra i fondatori vi sono il presidente Luca Maria Spagnuolo, storico dell’arte e ideatore e curatore dell’iniziativa culturale “Dante per tutti”, attiva a Roma dal 2015, e Lucia Cambria, traduttrice e studiosa di letteratura inglese e tedesca.
 
L’attività sarà incentrata sulla figura del compositore tedesco e sulle sue opere, con particolare attenzione alle fonti storiche: lettere, articoli di giornali, saggi materiale iconografico (caricature, immagini a stampa, disegni), fotografie, opere letterarie (racconti in prosa, opere teatrali, poesie) ecc.

La Voce Wagneriana promuoverà la traduzione in lingua italiana di tale materiale e lo renderà fruibile sia attraverso l’organizzazione di eventi/incontri pubblici di carattere scientifico e divulgativo che con la loro pubblicazione.
 
La sede dell’Associazione sarà ad Avellino ma l’intento è quello di estendere le proprie attività su tutto il territorio nazionale.
 
Giovedì 24 giugno alle ore 18 La Voce Wagneriana inaugurerà le sue attività con una conferenza online dal titolo: “La febbre Wagneriana: la nascita del Wagnerismo dalla viva voce di una diretta testimonianza”, a cura di Andrea Camparsi, studioso di estetica e filosofia tedesca.
La nascita della passione per l’opera di Wagner ha radici lontane e questo evento sarà l’occasione per vedere da vicino, tramite la testimonianza di Max Koch (1855-1931), uno dei primi wagneriani, come il wagnerismo divenne una vera e propria mania in Germania e non.
 
La conferenza sarà visibile dalla pagina Facebook dell’Associazione.

Tra i prossimi progetti in programma, vi sarà anche la presentazione della prima traduzione in lingua italiana di una interessante rielaborazione letteraria del Tristan und Isolde del primo Novecento.

Source: www.irpinia24.it