Omicidio ad Avellino: 53enne ucciso in casa a coltellate

Aldo Gioia, 53 anni, dipendente della Fca di Pratola Serra ammazzato nel proprio appartamento

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Un terribile e aberrante episodio di violenza quello che si è verificato, nella tarda serata di ieri, ad Avellino in pieno centro: Aldo Gioia, un uomo di 53 anni, dipendente della Fca di Pratola Serra è stato vittima di omicidio in un appartamento di corso Vittorio Emanuele in cui viveva con la moglie e le due figlie.

Un omicidio ben programmato e studiato nei minimi dettagli proprio dalla figlia 18 enne insieme al fidanzato 22 enne; La loro storia d’amore era fortemente osteggiata dai genitori e soprattuto dal padre che non condivideva quella relazione a causa dei diversi precedenti penali a carico del ragazzo che aveva, perdipiù, problemi legati alla tossicodipendenza.

La coppia aveva diabolicamente programmato tutto: la figlia ha atteso che il padre si addormentasse poi, con la scusa di dover scendere per disfarsi di un sacco di rifiuti, ha permesso al fidanzato, che intanto attendeva giù, di entrare nell’appartamento. Così, il ragazzo, una volta in casa, ha cominciato a sferrare una serie di violente coltellate ferendo gravemente l’uomo che, condotto presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale Moscati di Avellino, è deceduto poco dopo a causa delle condizione altamente disperate in cui versava.  

Le indagini che si sono protratte per l’intera notte hanno consentito di ricostruire univocamente ed inequivocabilmente la dinamica della tragica vicenda e ciò che risulta più aberrante, al di là del movente e degli autori, è sicuramente l’originario disegno criminoso premeditato, fortunatamente, portato a termine solo parzialmente. Difatti, come confessato dalla coppia, condotta presso il carcere di Bellizzi, il piano avrebbe dovuto concludersi con  l’uccisione anche della madre e della sorella della giovane.

Source: www.irpinia24.it