Assemblea pubblica online Agrocepi – “L’Agroalimentare italiano tra cooperazione, innovazione, qualità e mercati”
Assemblea AGROCEPI svolta da remoto
All’Assemblea hanno inoltre partecipato l’On.Paolo De Castro, l’On. Paolo Russo e il presidente della commissione agricoltura della Camera On. Filippo Gallinella.
Il presidente Filippo Gallinella ha invece assicurato la massima attenzione ai temi sollevati da Agrocepi e una convocazione in commissione agricoltura sulle consultazioni sulla PAC.
Inoltre sono intervenuti Francesco Tilli di Simest, che ha relazionato sulle opportunità dei finanziamenti a sostegno delle imprese da parte di Simest, Sonia Re – Direttore dell’Associazione Professionale Cuochi Italiani, Stefania De Pascale – vice presidente del Crea, il presidente associazione frantoiani della Puglia, Riccardo Guglielmi e alcuni dirigenti Agrocepi.
Di seguito si riporta l’intervento integrale di Martinangelo
“Innanzitutto ringrazio il Presidente Nazionale Cepi Marciano e tutta la comunità di Cepi per aver creduto in noi e nella nostra Federazione. Sono 4 anni che siamo in campo per le nostre imprese oltre le difficoltà di un anno e più di pandemia; continueremo insieme con quelli di prima e tanti altri che ringrazio che vorranno stare con noi. Abbiamo istituito gli ultimi due DIPARTIMENTI , Frutta in guscio e montagna e foreste e con questa Assemblea daremo vita al Dipartimento tutela dei consumatori. Se la pandemia rallentasse entro l’autunno pianificheremo la nostra Assemblea organizzativa e programmatica in presenza, e sin da ora con l’Ufficio di Presidenza definiremo una proposta riorganizzativa nonché tutti gli adempimenti burocratici e finanziari, come da statuto. In ogni caso nelle ultime settimane ci stiamo radicando in Sicilia, nelle Marche, in Umbria, nel Veneto e in Friuli Venezia Giulia. Ma l’Assemblea di oggi è anche un momento di confronto pubblico con tante Istituzioni che ringrazio. Ci confronteremo su temi strategici per andare oltre l’emergenza, consapevoli che per alcuni settori dobbiamo essere più incisivi. Il post covid deve segnare un agroalimentare con più aggregazione e maggiore cooperazione, investimenti innovativi ed ecosostenibili, rimarcare le qualità delle nostre produzioni ed essere più competitivi, reinventando altri sbocchi di mercato. Sarà importante in tale direzione spendere bene le risorse del recovery plan, dei fondi di coesione e sviluppo e della nuova PAC. Sarebbe strategico a nostro avviso, rafforzare e rifinanziare lo strumento dei contratti di filiera. Agli ospiti su questi punti chiediamo un loro contributo. Da questa Assemblea vogliamo però porre l’ attenzione sulla grave crisi dell’horeca e della ristorazione che incide molto su tante imprese agroalimentari, poiché corriamo il rischio di perdere pezzi importanti del made in Italy e del cibo italiano di qualità. Sicuramente la priorità è rappresentata dalla salute e dal debellare il virus, ma per queste categorie va fatto di più. Oltre a veri indennizzi sui costi fissi, bisognerà predisporre un piano modulare di riaperture con interventi strutturali. Per tale ragione: a) rifinanziare il Bonus ristorazione, e per il futuro definire un credito di imposta per il cibo made in Italy per incentivare tutta la filiera agroalimentare ed enogastronomica; b) in zona rossa o arancione consentire la riapertura almeno a pranzo ; c) in zona gialla consentire la riapertura anche a cena esclusivamente per le partite Iva e nuclei familiari per una sorta di ” cene di lavoro” e ” cene di famiglia”; d) lanciare le settimane della ristorazione italiana- le partite Iva che aiutano le partite Iva. Dall’estate in poi con il supporto di tutte le Istituzioni favorire i “pacchetti del risparmio”. Le aziende agroalimentari fornitrici di prodotti si impegnano ad applicare il 15% di sconto sui prodotti e la ristorazione potrebbe applicare il 15% di sconto per le aziende fornitrice e i loro familiari, che si recherebbero a pranzo o a cena. Abbiamo voluto soffermarci di più su questi segmenti produttivi, poiché il possibile fallimento e chiusure del mondo horeca avrebbe ripercussioni inaudite anche per l’agroalimentare e per tutto l’indotto. Con umiltà e abnegazione Agrocepi farà la propria parte. Grazie a tutti.”