Assemblea pubblica online Agrocepi – “L’Agroalimentare italiano tra cooperazione, innovazione, qualità e mercati”

Assemblea AGROCEPI svolta da remoto

AGROCEPI-GRAFICA-PER-POST-ASSEMBLEA-6-APR (1)“Il post – covid deve portare ad un agroalimentare con più aggregazione e maggiore cooperazione, investimenti innovativi ed ecosostenibili, rimarcare le qualità delle nostre produzioni ed essere più competitivi, reinventando altri sbocchi di mercato.
Sarà importante in tale direzione spendere bene le risorse del Recovery Plan, dei fondi di coesione e sviluppo e della nuova PAC.
Noi crediamo nello strumento dei contratti di filiera che vorremmo rafforzato”.
Così Corrado Martinangelo, Presidente Nazionale di #Agrocepi, che ha aperto l’assemblea pubblica online della Federazione ringraziando il Presidente Rolando Marciano, e tutta la comunità di Cepi, per aver creduto in #Agrocepi ed averla aiutata a nascere circa 4 anni orsono.
All’Assemblea hanno inoltre partecipato l’On.Paolo De Castro, l’On. Paolo Russo e il presidente della commissione agricoltura della Camera On. Filippo Gallinella.
L’assemblea, e anche il presidente della Confederazione Europea delle Piccole Imprese Rolando Marciano, ha posto subito l’attenzione sulla crisi che sta, per note ragioni, colpendo l’HORECA.
In particolare Martinangelo, nella sua relazione, ha chiesto indennizzi sui costi fissi e un piano modulare di riaperture con interventi strutturali, tra cui il rifinanziamento del Bonus ristorazione e per il futuro la definizione di un credito di imposta per il cibo made in Italy, per incentivare tutta la filiera agroalimentare ed enogastronomica.
Altro tema al centro del dibattito è stato quello della riconversione ecologica del Greening, della sostenibilità e del green deal europeo e del loro impatto e rapporto con l’agroalimentare.
Sul tema sono intervenuti Mauro Rosati (presidente della fondazione Qualivita), il Presidente De Castro e Martina Marciano, Amministratore di CEPI SERVIZI.
E’ emersa la necessità di prendere atto dei cambiamenti climatici delle richieste dell’Ue, ma come ha detto il presidente De Castro “tenendo conto che le malattie delle piante non si aboliscono per decreto, bisogna tenere conto delle esigenze degli agricoltori e dell’agroalimentare, altrimenti si costringono importanti realtà alla chiusura”.
Il presidente Filippo Gallinella ha invece assicurato la massima attenzione ai temi sollevati da Agrocepi e una convocazione in commissione agricoltura sulle consultazioni sulla PAC.
Altro tema sollevato da Martinangelo è stato la necessità di affrontare le lentezze della burocrazia ed in particolare per quel che riguarda la concessione dei certificati antimafia, che si propone di sostituire con un‘autocertificazione.
Il dottor Lucio Loiero è invece intervenuto sul commercio internazionale dei prodotti agricoli.
L’On. Paolo Russo ha portato i saluti del Ministro per il sud e la Coesione territoriale e ha sottolineato il rischio che fondi FEASR vengano sottratti al Mezzogiorno per 500 mln di Euro.
Inoltre sono intervenuti Francesco Tilli di Simest, che ha relazionato sulle opportunità dei finanziamenti a sostegno delle imprese da parte di Simest, Sonia Re – Direttore dell’Associazione Professionale Cuochi Italiani, Stefania De Pascale – vice presidente del Crea, il presidente associazione frantoiani della Puglia, Riccardo Guglielmi e alcuni dirigenti Agrocepi.

Di seguito si riporta l’intervento integrale di Martinangelo

Innanzitutto ringrazio il Presidente Nazionale Cepi Marciano e tutta la comunità di Cepi per aver creduto in noi e nella nostra Federazione. Sono 4 anni che siamo in campo per le nostre imprese oltre le difficoltà di un anno e più di pandemia; continueremo insieme con quelli di prima e tanti altri che ringrazio che vorranno stare con noi. Abbiamo istituito gli ultimi due DIPARTIMENTI , Frutta in guscio e montagna e foreste e con questa Assemblea daremo vita al Dipartimento tutela dei consumatori. Se la pandemia rallentasse entro l’autunno pianificheremo la nostra Assemblea organizzativa e programmatica in presenza, e sin da ora con l’Ufficio di Presidenza definiremo una proposta riorganizzativa nonché tutti gli adempimenti burocratici e finanziari, come da statuto. In ogni caso nelle ultime settimane ci stiamo radicando in Sicilia, nelle Marche, in Umbria, nel Veneto e in Friuli Venezia Giulia. Ma l’Assemblea di oggi è anche un momento di confronto pubblico con tante Istituzioni che ringrazio. Ci confronteremo su temi strategici per andare oltre l’emergenza, consapevoli che per alcuni settori dobbiamo essere più incisivi. Il post covid deve segnare un agroalimentare con più aggregazione e maggiore cooperazione, investimenti innovativi ed ecosostenibili, rimarcare le qualità delle nostre produzioni ed essere più competitivi, reinventando altri sbocchi di mercato. Sarà importante in tale direzione spendere bene le risorse del recovery plan, dei fondi di coesione e sviluppo e della nuova PAC. Sarebbe strategico a nostro avviso, rafforzare e rifinanziare lo strumento dei contratti di filiera. Agli ospiti su questi punti chiediamo un loro contributo. Da questa Assemblea vogliamo però porre l’ attenzione sulla grave crisi dell’horeca e della ristorazione che incide molto su tante imprese agroalimentari, poiché corriamo il rischio di perdere pezzi importanti del made in Italy e del cibo italiano di qualità. Sicuramente la priorità è rappresentata dalla salute e dal debellare il virus, ma per queste categorie va fatto di più. Oltre a veri indennizzi sui costi fissi, bisognerà predisporre un piano modulare di riaperture con interventi strutturali. Per tale ragione: a) rifinanziare il Bonus ristorazione, e per il futuro definire un credito di imposta per il cibo made in Italy per incentivare tutta la filiera agroalimentare ed enogastronomica; b) in zona rossa o arancione consentire la riapertura almeno a pranzo ; c) in zona gialla consentire la riapertura anche a cena esclusivamente per le partite Iva e nuclei familiari per una sorta di ” cene di lavoro” e ” cene di famiglia”; d) lanciare le settimane della ristorazione italiana- le partite Iva che aiutano le partite Iva. Dall’estate in poi con il supporto di tutte le Istituzioni favorire i “pacchetti del risparmio”. Le aziende agroalimentari fornitrici di prodotti si impegnano ad applicare il 15% di sconto sui prodotti e la ristorazione potrebbe applicare il 15% di sconto per le aziende fornitrice e i loro familiari, che si recherebbero a pranzo o a cena. Abbiamo voluto soffermarci di più su questi segmenti produttivi, poiché il possibile fallimento e chiusure del mondo horeca avrebbe ripercussioni inaudite anche per l’agroalimentare e per tutto l’indotto. Con umiltà e abnegazione Agrocepi farà la propria parte. Grazie a tutti.”

Source: www.irpinia24.it