Arriva l’ufficialità, da Domenica Campania in zona arancione

De Luca: "E' inevitabile"

de-luca-conf-2La Regione Campania torna in zona arancione. Dopo i rumors circolati negli scorsi giorni a seguito dell’incremento della diffusione delle temibili varianti del virus, è giunta questo pomeriggio la decisione da parte del Ministero della Salute. Troppo alto il rischio di contagio in base agli analisi dei dati compiuta settimanalmente a cura dello stesso Ministero, di concerto con l’Istituto Superiore di Sanità. 

Oltre alla Campania, a seguito del peggioramento della situazione epidemiologica passano in zona arancione anche Emilia Romagna e Molise.

“In questa situazione è inevitabile tornare in zona arancione e, se non stiamo attenti, in zona rossa. Continuiamo così, con questi stop and go. Un autentico calvario”. Queste le parole del Presidente della Regione Vincenzo de Luca, che ha poi puntato il dito contro l’assenza di opportuni controlli. “Il dato impressionante che rimane in Italia è che i controlli sono ormai diventati inesistenti. Le immagini che abbiamo visto in Campania, ma anche un po’ in tutta Italia, hanno dato i brividi: un rilassamento totale, migliaia di ragazzi sui lungomari, gran parte senza mascherina, controlli serali inesistenti, qualche grande città della Campania completamente abbandonata a sé stessa”.

Alla luce del cambiamento di fascia si ricordano di seguito le principali differenze tra zona gialla e arancione:

Le differenze principali riguardano la libertà di spostamento entro i confini regionali (in zona gialla sono consentiti senza autocertificazione) e l’apertura di ristoranti, bar, trattorie, pizzerie, gelaterie e pasticcerie. Questi esercizi commerciali sono aperti al pubblico in zona gialla fino alle ore 18 e sono chiusi in zona arancione, salvo per asporto e consegna a domicilio. Nelle regioni in zona arancione è sempre vietato consumare cibi e bevande all’interno dei ristoranti e delle altre attività di ristorazione (compresi bar, pasticcerie, gelaterie etc.) e nelle loro adiacenze. Dalle 5.00 alle 22.00 è consentita la vendita con asporto di cibi e bevande, come segue:

  • dalle 5.00 alle 18.00, senza restrizioni;
  • dalle 18.00 alle 22.00, è vietata ai soggetti che svolgono come attività prevalente quella di bar senza cucina (e altri esercizi simili – codice ATECO 56.3) o commercio al dettaglio di bevande (codice ATECO 47.25).

La consegna a domicilio è consentita senza limiti di orario, ma deve comunque avvenire nel rispetto delle norme sul confezionamento e sulla consegna dei prodotti. È consentita, senza limiti di orario, anche la consumazione di cibi e bevande all’interno degli alberghi e delle altre attività ricettive, per i soli clienti ivi alloggiati. Nelle aree o negli orari in cui è sospeso il consumo di cibi e bevande all’interno dei locali, l’ingresso e la permanenza negli stessi da parte dei clienti sono consentiti esclusivamente per il tempo strettamente necessario ad acquistare i prodotti per asporto e sempre nel rispetto delle misure di prevenzione del contagio. Non sono comunque consentiti gli assembramenti né il consumo in prossimità dei locali.

Source: www.irpinia24.it