Di Maio ad Avellino: perché votare sì al Referendum

Il ministro degli Esteri continua la sua campagna referendaria facendo tappa ad Avellino

27049BE8-6D39-49FA-9AE2-F62790D00D41Avellino - «Dobbiamo tagliare 345 parlamentari, risparmiare 300.000 euro al giorno e poi gli taglieremo anche gli stipendi e siamo qui per sostenere Valeria Ciarambino perché è l’unica alternativa alla vecchia politica» così il pentastellato, Ministro degli Esteri Luigi Di Maio ha con grande fermezza parlato al pubblico, alla stampa e agli elettori in vista delle prossime votazioni di domenica 20 e lunedì 21 settembre. 

Nelle tappe del tour elettorale del Ministro non poteva mancare Avellino. Nell’incontro con i cittadini avellinesi, organizzato presso il Corso Vittorio Emanuele, presenti anche i candidati irpini pentastellati che, guidati da Valeria Ciarambino, concorrono ad assicurarsi un posto a Palazzo Santa Lucia.

Di Maio ha subito illustrato le ragioni del SI all’imminente referendum confermativo per il taglio dei parlamentare da 945 a 300: «Siamo il paese occidentale con il più alto numero di parlamentari. Francia, Germania, Inghilterra e persino gli Stati Uniti, benché abbiano un numero superiore di abitanti, non superano i 600 parlamentari; in Italia ce ne sono quasi mille, sono troppi. Questo taglio era previsto da tutti i programmi politici di centro destra e centro sinistra che ci hanno preceduto, ma quando noi abbiamo fatto sul serio loro si sono tirati indietro ed hanno proposto il referendum. I parlamentari che hanno sostenuto il no sono i voltagabbana che cambiano continuamente forza politica o quelli che cambiano collegio perché nel loro luogo di residenza ormai non raccolgono più consensi. Abbiamo la responsabilità storica di fare la cosa giusta per cambiare in meglio questo paese, ora questa responsabilità è nelle vostre mani.»

Poi l’appello al voto per il Movimento cinque stelle con a capo Valeria Ciarambino alle elezioni regionali: «In Campania viviamo un continuo déjàvu, Caldoro e De Luca candidati a vita. Bisogna cambiare schema e per farlo bisogna votare Valeria Ciarambino. Il 2020 doveva essere l’anno della ripartenza, ed è arrivata la pandemia. Siamo il primo Paese per fondi che arriveranno grazie al Recovery Fund. Ma è un bottino su cui tutti vogliono metterci le mani. Le regioni, le province e altri enti attuatori avranno voce in capitolo. Se avete la fortuna adesso di poter decidere chi vi governerà per i prossimi cinque anni, sceglietelo bene perché decideranno anche sui 209 miliardi che arriveranno dall’Europa. Di  Valeria ci si può fidare, con lei la Campania avrebbe una presidenza integerrima. La possibilità di poter cambiare veramente».

La sfida è dura e la candidata alla Presidenza regionale, Valeria Ciarambino, ne è consapevole e manifesta tutta la sua disapprovazione per il malgoverno precedente con l’impegno e la speranza di poter apportare un significativo cambiamento a favore dei cittadini: «Saranno i cittadini e non i sondaggisti a decidere chi deve governare questa regione. Fa venire i brividi vedere oggi proporsi come il nuovo e il futuro, chi ha continuato per anni a spadroneggiare nei nostri territori. I cittadini scelgano un riscatto vero, servizi all’altezza di altri territori di Italia, soprattutto in province come l’Irpinia dove la sanità è stata smantellata. Mi batterò in particolare per l’ospedale di Solofra, che è stato trasformato in un guscio vuoto perchè il vero obiettivo di De Luca è chiuderlo. Siamo pronti ad affrontare anche la sfida del turismo dei borghi e dei parchi nazionali. Lavoreremo per fare in modo che i nostri giovani non debbano andarsene dalla Campania».

Anche il Sottosegretario al Ministero dell’Interno Carlo Sibilia ha espresso il suo parere in merito al referendum rammentando tutti i notevoli passi in avanti fatti grazie al Movimento 5 Stelle: «Siamo la forza politica delle promesse mantenute. Il Reddito di Cittadianza, irrealizzabile per alcuni, oggi aiuta ben 13mila famiglie irpine. La prossima promessa da mantenere ora è in capo a voi. Sarete voi cittadini a decidere se tagliare i parlamentari della Repubblica. Lo diciamo anche a chi ci ha contestati, vota “sì” per cancellare anche le nostre di poltrone. Questa battaglia si gioca, soprattutto, sulla nostra pelle ma la sposiamo perché pensiamo al futuro del nostro Paese».

Source: www.irpinia24.it