La dottoressa Valeria Lupidi vice presidente nazionale dell’Associazione Italiana Consulenti Intelligence e Security commenta positivamente il libro di Salvatore Pignataro
Un libro fuori dai canoni classici
Avellino – “Ho avuto modo di leggere il terzo libro del dottore Salvatore Pignataro socio dell’Associazione Italiana Consulenti Intelligence e Security e la prima cosa che viene fuori dalla lettura è la sua originalità sotto diversi punti di vista”. La dottoressa Valeria Lupidi Vice Presidente dell’Associazione Italiana Consulenti Intelligence e Security, Criminologa, Funzionario del Ministero dell’Interno e Docente Master Criminologia Università Nicolò Cusano – Roma ha illustrato in una breve recensione il volume di Salvatore Pignataro. “Nell’ambito della stesura, una prima parte composta da contributi e spunti di riflessione fornita da figure eccellenti nel campo giuridico, ed una seconda dove vengono affrontato i vari temi riferiti al mondo delle investigazioni. Da rilevare anche lo stile narrativo, non riconducile agli standard classici dei manuali o della saggistica, ma quasi colloquiale come a voler fornire suggerimenti su come comportarsi in specifiche condizioni. Quasi un glossario a cui attingere e dove cercare informazioni e spiegazioni sui diversi temi trattati. Gli argomenti scelti, poi, spaziano dal nuovo all’antico, creando un filo logico tra vecchie e nuove tecniche di indagine, tra reati “classici” e nuovi modelli di criminalità, soprattutto derivanti dalle moderne occasioni di delinquere fornite dall’informatica e dalla rete. L’illustrazione dei nuovi strumenti tecnologici, come ad esempio, l’utilizzo del drone sulla scena del crimine, i “trojan virus” tanto controversi, il ruolo delle investigazioni difensive ed il nuovo spazio lasciato dal nostro ordinamento alla figura dell’investigatore privato rappresentano un aspetto importante del volume. Indubbiamente, anche per necessità editoriali, alcuni argomenti sono stati solo accennati, ma questo “sorvolo” poichè su specifici temi non può che stimolare la curiosità del lettore e spingerlo, semmai, ad un successivo approfondimento. Il crimine da sempre affascina e aiuta a comprendere la differenza tra fonti aperte e chiuse, tra informatore e collaboratore di giustizia, o capire cosa fa un agente sotto copertura, può aggiungere conoscenze in grado di facilitare la comprensione di fenomeni criminali, specie nel momento storico che stiamo vivendo. Un libro, insomma, fuori dai canoni classici, ma comunque una lettura piacevole per gli addetti ai lavori ed un testo adatto anche a chi, profano della materia, ha voglia di avvicinarsi al mondo del crimine ed ai metodi per combatterlo.”