Avellino, confermata la presenza della pantera, ora occorre catturarla

La task force appronterà un piano per tentare la cattura non cruenta dell'animale

pantera_a_san_severo-1280x720-e1592821391270Avellino- A seguito degli esami effettuati su orme e resti di animali rinvenuti nella selva a ridosso dei comuni di Sant’Angelo a Scala e Summonte, la task force degli uomini della forestale ha potuto affermare con certezza che la presenza di una pantera, indisturbatamente a piede libero per l’irpinia non è mera diceria, bensì realtà.

Occorrerà ora fissare una strategia efficace finalizzata ad individuare l’esatta posizione dell’animale e successivamente procedere alla sua cattura. Per tale finalità verrà ascoltato il parere  di due professionisti dell’Università degli Studi di Napoli «Federico II» e dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno che hanno condotto gli esami scientifici alla risultanza dei quali si è dovuta costatare inequivocabilmente la presenza dell’animale sul territorio.

La priorità è quella di evitare che l’animale venga abbattuto. Su tale circostanza è infatti stato inflessibile il prefetto di Avellino, Paola Spena, la quale ha ribadito che l’operazione andrà condotta in modalità non cruente e primariamente a tutela dell’incolumità sia del grosso felino che degli individui che saranno chiamati ad intervenire.

Circa 70 kg, un’altezza di 60 cm ed una lunghezza di circa 120 cm. Queste le dimensioni stimate dell’animale, la cui strategia di cattura sarà stabilita dagli organi preposti, con la collaborazione delle istituzioni regionali. 

La relazione che il gruppo di lavoro ha consegnato ai Forestali di Summonte, fonda le sue conclusioni su una comparazione morfologica e morfometrica delle orme rilevate ed isolate in almeno tre avvistamenti, il primo di Summonte ed i due di Sant’Angelo a Scala, ritenuti i più attendibili.

«Le abbiamo parametrate con i riferimenti bibliografici a disposizione spiega il veterinario Nicola D’Alessio – e, sia dal punto vista della morfologia che delle dimensioni, la compatibilità è molto alta». Dirimente circa l’assoluta sovrapposizione tra le impronte è stato, poi, il confronto con il calco della zampa della pantera in custodia presso lo zoo di Napoli. «È stato questo il parametro che ci ha tranquillizzato spiega il professionista dell’Istituto Zooprofilattico di Portici e che ha evidenziato in modo netto la conformazione dell’impronta facendoci affermare che le peculiarità morfologiche erano compatibili con un grosso felide». 

Source: www.irpinia24.it