Coronavirus: Il coa scrive a premier e guardiasigilli
Si chiede il coinvolgimento degli avvocati nelle decisioni
“I capi degli uffici giudiziari devono acquisire il parere del competente Ordine territoriale prima di assumere eventuali decisioni che impattano non solo sull’organizzazione del servizio, ma anche sulla vita e sui diritti dei cittadini che sono tutelati dai difensori e sulla salute degli stessi avvocati“.
Lo chiede il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma in una nota in cui il Presidente del COA della Capitale Antonino Galletti si rivolge direttamente al Ministro della Giustizia Alfondo Bonafede e al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte.
“L’avvocatura rivendica con forza un ruolo paritario all’interno della giurisdizione - spiega Galletti – e ritiene che non possa essere estromessa dalle scelte essenziali che saranno fatte anche in occasione dell’attuale situazione emergenziale“.
Oggi una delegazione del COA, composta dal Presidente Galletti, dal Vice Presidente Mazzoni, e dal Consigliere Pontecorvo si è intrattenuta presso i locali del Tribunale di Roma per verificare il rispetto del diritto degli avvocati all’astensione. “Nessuna criticità è stata rilevata a Roma – spiega Galletti – ma altrove abbiamo assistito in queste ore a decisioni di taluni capi di uffici giudiziari con le quali è stata contestata la legittimità dell’astensione degli avvocati, ostacolandola, quasi essa fosse un capriccio e non un modo per tutelare la salute degli utenti e dei lavoratori tutti dei palazzi di Giustizia, Magistrati, personale amministrativo e Avvocati. Ebbene, questo atteggiamento da parte dell’Ordine Forense Romano viene giudicato intollerabile, segnale che una certa parte della Magistratura, per fortuna limitata, considera i palazzi di Giustizia non come luoghi dove svolgere un servizio, ma come una proprietà privata da amministrare in assoluta autonomia. Per questo chiediamo al Ministro e al Premier un segnale chiaro: quei palazzi e quelle funzioni che in esse si esercitano sono patrimonio collettivo della società civile, per cui tutti gli attori della giurisdizione – e perciò in primis gli Avvocati - devono essere coinvolti nelle scelte in queste ore difficili per il Paese“.