Conoscere l’Islam

Al Circolo della Stampa continuano gli appuntamenti sulla cultura islamica con l’analisi del Corano

tttttAvellino – Si è tenuto oggi, presso il Circolo della Stampa, il secondo appuntamento della serie di incontri “Conoscere l’Islam” promossi dall’Associazione “Dialoghi per il futuro” e diretti ad approfondire la cultura e la religione islamica, da troppo tempo perseguitata e accusata di ogni genere di misfatti. L’incontro, coordinato da Mimmo Limogiello e Giovanni Sarubbi, ha avuto ad oggetto il Corano.

Protagonista assoluto dell’evento culturale è stato Hamza Piccardo, attivista, editore, islamista nonché curatore della traduzione commentata del Corano il quale ha aperto il suo intervento soffermandosi su una fondamentale peculiarità del Testo che si presenta come un sistema chiuso in cui tutto è contenuto: “Il corano spiega se stesso; la prima fonte di comprensione del Corano è il Corano stesso e ciò si evince dai suoi primi versi per i quali esso è il Libro in cui non ci sono dubbi, guida per i timorati cioè coloro che vivono nell’invisibile”.

Dopo aver sottolineato il vero significato della parola Islam che fa riferimento a pacificazione e pace, Piccardo ha evidenziato il contenuto particolarmente eterogeneo del Testo Sacro che contiene storie dei profeti della tradizione ebraica e cristiana, altre numerose storie diverse che si rinvengono anche nella nostra cultura ed è, addirittura, fonte di legislazione: “Il Corano mescola elementi tipici della cultura cristiana a novità”.

Tra i vari temi del Corano, non manca quello della caducità della vita. Il traduttore e interprete, con fermezza, ha affermato che: “Il Corano ci fa capire come questa vita sia un passaggio. Tutti si avvicinano a questa scadenza, guardando dietro cercando di fare qualche bilancio. Il Corano, inoltre, recita che «quando voi pregate per qualcuno gli angeli pregano per voi» e da ciò deriva una dimensione di scambio, di «do ut des». Il messaggio è, chiaramente, quello di impegnarsi nel bene, contro il male che è un’alterazione dell’equilibrio della Terra”. 

Nel Corano non esiste la parola libertà, intesa in tutti i suoi possibili significati perché, come ha specificato Piccardo: “Tutto il Testo è una teologia di liberazione dall’idolatria di se stessi, dai propri desideri e dalle proprie passioni”. Figurano più volte, invece, termini quali giustizia, amore e castigo.

Non è mancato, certamente, il riferimento al Ramadan, massima espressione della relazione con Allah. In ultimo, Hamza Piccardo, ha individuato ben tre fasi il cui succedersi ha determinato, in maniera sempre più crescente, una grave ostilità nei confronti dell’Islam: attentati di Al-Qaida, la caduta delle Torri Gemelle del 2001  e l’affermarsi dell’Isis:“E’ da qui che nasce l’lslam-fobia”. 

Source: www.irpinia24.it