Polemiche interminabili sul ruolo di Urciuoli e l’abbandono della maggioranza

Il Consiglio, tra scontri e bagarre, approva la nascita dell’organismo che dovrà occuparsi delle Opere Pubbliche incompiute

Avellino - EDF92E3A-F4DF-4527-A955-CD8447139699«Preferiamo rinviare la discussione dei prossimi punti all’ordine del giorno, in attesa che maggioranza ed opposizione recuperino un rapporto costruttivo. Per questo lasciamo l’Aula e chiediamo la verifica del numero legale». Con queste parole, chiare e nette, del consigliere di maggioranza, Giovanna Vecchione, si sospende nuovamente la seduta del consiglio comunale: in ben tre ore di dibattiti e discussioni controproducenti, il risultato è stata la sola approvazione della formazione della Commissione Speciale sulle Opere Incompiute.

All’ordine del giorno, era prevista l’adesione del comune di Avellino al consorzio per l’Asi (Area di Sviluppo Industriale della Provincia di Avellino) e la discussione sull’ex Eliseo, ma il consiglio è rimasto saldamente fermo al primo punto relativo all’approvazione e composizione dell’organismo speciale richiesto da Luigi Urciuoli, capogruppo del Movimento 5 Stelle. Dopo un’ampia discussione a riguardo e dopo la comunicazione dei 15 componenti (9 di maggioranza e 6 di opposizione), il caos più totale: lo stesso Urciuoli ha sollevato un’aspra polemica sull’inserimento del suo nominativo tra i membri di maggioranza. Entrato in consiglio comunale in qualità di candidato più votato del Movimento 5 Stelle, il consigliere ha reclamato di dover essere inserito tra i membri di minoranza e che la sua inclusione tra quelli di maggioranza costituisse, senza dubbio, una violazione dello Statuto. La questione ha, addirittura, portato Urciuoli ad esprimere voto segreto in aula per la designazione dei componenti. Passaggio che ha riportato tutto al punto di partenza e, quindi, a far naufragare la seduta.

Infatti, i consiglieri di opposizione, con l’intervento di Dino Preziosi, hanno rassegnato le proprie dimissioni dalla Commissione Speciale ritenendo invalido il sistema di votazione in base al quale Urcioli ha partecipato alla votazione in qualità di consigliere di opposizione venendo, tuttavia, designato dalla maggioranza quale uno tra i suoi nove rappresentanti della Commissione. Di fronte a ciò, la risposta di Urcioli è chiara: «A monte di tutto, c’è un peccato originale non prodotto da me. Bastava seguire lo Statuto e la legge per addivenire ad una situazione migliore di quella attuale. All’indomani dell’istituzione delle commissioni permanenti, per le quali, contro il mio volere, sono stato collocato all’opposizione mi sono rivolto ad un pool di avvocati per effettuare un ricorso al Tar. Io sono un uomo libero e voto come voglio. Io non sono telecomandato».

Alla fine, tra caos e bagarre, è stato necessario ricorrere al voto segreto: la minoranza ha confermato i sei nomi, la maggioranza anche, però evidenziando chiaramente il proprio voto per Urciuoli. Dopo interminabili dibattiti sulla medesima questione, nel bel mezzo dell’innumerevole discussione, interviene Giovanna Vecchione, consigliere di maggioranza che ha contestato il comportamento strumentale e ostacolante della minoranza e  ha annunciato l’abbandono dell’aula da parte della maggioranza. Seduta, dunque, irrimediabilmente sospesa.

Insomma, tre ore e gran confusione per costituire una Commissione speciale. 

Source: www.irpinia24.it